Margaret Thatcher, primo ministro del Regno Unito dal 1979 al 1990, prima donna a guidare il governo britannico, eletta per tre volte con il partito conservatore (1979, 1983, 1987), è morta oggi, lunedì 8 aprile, a 87 anni, a causa di un ictus. La notizia della morte della Thatcher è stata ripresa dai giornali di tutto il mondo, ed è stata immediatamente commentata dal primo ministro britannico, David Cameron, e dalla regina Elisabetta, che hanno entrambi espresso tristezza per la notizia.
Oltre a essere stata primo ministro britannico per 11 anni consecutivi, Margaret Thatcher è stata una figura molto discussa nel Regno Unito, forse quella che più ha diviso il paese negli ultimi trent’anni. Contestatissima soprattutto per le sue politiche economiche liberiste, è stata anche molto apprezzata per la sua fermezza nel guidare il paese. Su di lei hanno scritto libri e canzoni, e hanno fatto diversi film.
Gli anni giovanili di Margaret Thatcher
Margaret Hilda Roberts nacque il 13 ottobre 1925 a Grantham, una cittadina della contea di Lincolnshire, in Inghilterra. Studiò alla Oxford University e diventò una ricercatrice chimica, ma nel 1954 iniziò a praticare la professione di avvocato. Fin dagli anni dell’università iniziò a occuparsi di politica, diventando la terza presidente donna della Oxford University Conservative Association, un’associazione studentesca conservatrice.
Una delle persone che più influenzò il suo pensiero politico, come lei stessa disse, fu il padre, un predicatore metodista laico che fu anche consigliere comunale: «Devo quasi tutto a mio padre, davvero. Mi ha portato a credere a tutte le cose a cui io ora credo». Sulla madre, al contrario, Thatcher disse cose molto diverse: «Amavo molto mia madre, ma già a 15 anni non avevamo più niente da dirci. Non è stata colpa sua. Lei stava sempre in casa». Una volta terminati gli studi decise di trasferirsi a Dartford, nel Kent, per partecipare più attivamente alla vita politica del partito conservatore britannico. Fu proprio durante questo periodo che conobbe Denis Thatcher, ricco uomo d’affari che nel 1951 divenne suo marito e dal quale ebbe due gemelli.
La politica a Dartford
Nel 1950 e 1951 si candidò con il partito conservatore per un seggio a Dartford: anche se venne sconfitta dai laburisti in entrambe le occasioni, divenne piuttosto popolare nel Regno Unito per essere il candidato più giovane mai presentato dal partito conservatore. Nel 1959 fu eletta per la prima volta alla Camera dei Comuni, nel collegio di Finchley, a nord di Londra, e nel 1970 divenne ministro dell’Istruzione del governo di Edward Heath. Anni dopo Thatcher spiegò come quell’esperienza fu per lei un’importantissima lezione politica: incaricata di effettuare molti tagli nel campo dell’Istruzione, fu costretta ad abolire il latte gratuito nelle scuole per i bambini di età compresa tra i 7 e gli 11 anni, decisione che le costò il soprannome “Thatcher, la ladra di latte”. Più tardi, in merito a quell’episodio, scrisse: «Ho imparato una lezione preziosa. Ho ottenuto il massimo odio politico per un beneficio politico minimo».
Nel 1975 sfidò il leader uscente del partito conservatore e vinse il congresso. Nel 1976 venne soprannominata “Lady di Ferro” da un giornale russo, e da allora la sua figura venne associata a quell’espressione: in realtà quindi “Lady di Ferro” non si riferiva alle politiche dure e all’atteggiamento decisionista che la Thatcher adottò da primo ministro; il soprannome le venne affibbiato dopo un discorso molto severo contro l’Unione Sovietica, e dopo essersi presentata all’allora presidente russo Breznev così: «Buongiorno. Io odio il comunismo. Però se a lei piace può tenerselo, purché resti dentro i confini del suo paese». Sembra che alla Thatcher il soprannome “Lady di Ferro” non dispiacesse affatto.