Com’è fatto Firefox OS
Ieri a Barcellona è stato presentato il nuovo sistema operativo di Mozilla per smartphone a basso costo
Domenica 24 febbraio la fondazione Mozilla ha presentato a Barcellona – dove lunedì inizia il Mobile World Congress – le ultime su Firefox OS, il suo nuovo sistema operativo per dispositivi mobili ispirato al browser Firefox installato su decine di milioni di computer in giro per il mondo. Firefox OS era già stato annunciato in precedenza, ma fino a ora non erano ancora noti con precisione gli accordi commerciali raggiunti da Mozilla per diffondere il proprio nuovo sistema per gli smartphone. I responsabili della fondazione hanno confermato di avere stretto accordi con buona parte dei principali operatori mobili del mondo, compresa per il nostro paese Telecom Italia, e che alcuni dispositivi con Firefox OS saranno già messi in vendita nella seconda metà dell’anno in corso.
Mozilla sta cercando di creare un’alternativa a basso costo agli altri sistemi operativi per dispositivi mobili oggi in commercio, a partire da Android di Google, che è la soluzione più diffusa grazie alla possibilità di essere adattato e installato su telefoni anche molto diversi tra loro. La fondazione sta seguendo, su smartphone, una strategia simile a quella che sta utilizzando Google con un altro proprio prodotto, Chrome OS, il sistema operativo per computer derivato dal proprio browser Chrome e che per molte funzionalità fa più affidamento sulla potenza dei server rispetto a quella dei singoli dispositivi. Mozilla deve comunque confrontarsi in un settore molto competitivo, dove oltre ad Android ci sono iOS di Apple e, seppure con quote di mercato molto più basse, altre società storiche come Nokia con Windows Phone e BlackBerry, che ha da poco presentato il suo nuovo sistema operativo.
Firefox OS è un sistema operativo aperto (open source), è basato su Linux ed è stato realizzato con una impostazione diversa rispetto alla maggior parte degli altri OS per dispositivi mobili. L’idea è sfruttare il più possibile le applicazioni scritte in HTML5 (il codice HTML è quello che serve per fare le pagine web, come quella che state leggendo) e di rendere il sistema molto aperto, in modo che sia più semplice la realizzazione delle app e il loro utilizzo su diversi dispositivi. In pratica, il software caricato sugli smartphone si comporta come un’applicazione web che può accedere alle risorse e all’hardware del dispositivo. Questa soluzione permette di avere un sistema più leggero, che se necessario si può adattare a dispositivi meno potenti e più economici.
Esteticamente Firefox OS ricorda molto gli altri sistemi operativi per dispositivi mobili. Ha la classica schermata di blocco del display, la schermata principale con le icone delle singole applicazioni disponibili e un sistema di ricerca per le app e i dati sul telefono, che però funziona diversamente da quello dei concorrenti. La ricerca su Firefox OS anticipa ciò che si sta cercando, mostrando risposte che cambiano rapidamente ed efficacemente man mano che si inseriscono le lettere delle parole chiave. È probabilmente la funzionalità meglio riuscita del sistema operativo, che per alcuni versi sconta ancora una certa povertà grafica e la presenza di alcune funzioni meno intuitive.
Durante la presentazione di domenica, i responsabili di Mozilla hanno anche annunciato l’apertura di Firefox Marketplace, lo store online dove sarà possibile scaricare le applicazioni realizzate per Firefox OS. Lo store ricorda molto quelli della concorrenza come l’App Store di Apple e Google Play, con sistemi per ricercare le app, sezioni con le applicazioni in evidenza e soluzioni per votare le proprie app preferite. Lo store di Mozilla non sarà chiuso e ogni produttore di smartphone e gli stessi operatori potranno realizzarne di propri, per dare particolari offerte ai loro utenti con contenuti più personalizzati.
Il numero di applicazioni su Firefox Marketplace per ora è estremamente limitato ma secondo Mozilla la quantità di app aumenterà rapidamente, grazie al fatto che per programmare per il sistema operativo basta conoscere il linguaggio HTML5. Durante la presentazione, i responsabili di Mozilla hanno ricordato che ci sono circa 100mila sviluppatori per iOS e 400mila per Android, ma che ci sono almeno 10 milioni di sviluppatori per il Web, cui Firefox OS vuole fare riferimento.
Mozilla sta cercando di realizzare un sistema a basso costo, adatto soprattutto per alcuni mercati emergenti. A partire da metà 2013, Firefox OS sarà disponibile su alcuni dispositivi in Brasile, Colombia, Ungheria, Messico, Montenegro, Polonia, Serbia, Spagna e Venezuela. Altri paesi si aggiungeranno nel corso dei prossimi mesi, ma per ora i responsabili della fondazione hanno preferito non dare dati più precisi. I primi modelli saranno realizzati con i produttori Alcatel, ZTE e LG. Mozilla ha anche raggiunto un accordo con il produttore cinese Huawei, che negli ultimi mesi è diventato terzo produttore al mondo di smartphone. Uno degli obiettivi della fondazione è realizzare telefoni che costino intorno ai 100 euro, con buone funzionalità e adatti soprattutto per i mercati meno ricchi, dove le possibilità di espansione per gli smartphone sono grandi e ancora poco sfruttate. Altri produttori, a partire da Nokia e Samsung, sono al lavoro per rinnovare la loro offerta nei mercati in fase di sviluppo con smartphone a basso costo.