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  • Giovedì 14 febbraio 2013

I prodotti dell’ILVA saranno venduti

Il gip ha accolto la proposta della procura di Taranto, per evitare che si rovinino a causa del brutto tempo, ma il ricavato sarà sequestrato

Foto dff/Lapressecronaca27 11 2012 Taranto - ItaliaTaranto manifestazione per Ilva assemblea permanenteNella Foto : ILVA Photo dff/Lapresse27 11 2012 Taranto - Italy Taranto , demonstration Ilva In the pic :ILVA
Foto dff/Lapressecronaca27 11 2012 Taranto - ItaliaTaranto manifestazione per Ilva assemblea permanenteNella Foto : ILVA Photo dff/Lapresse27 11 2012 Taranto - Italy Taranto , demonstration Ilva In the pic :ILVA

Il giudice per le indagini preliminari Patrizia Todisco ha accolto la richiesta della procura di Taranto di vendere l’acciaio di proprietà dell’ILVA di Taranto sotto sequestro dal 26 novembre scorso: la vendita sarà gestita dai custodi giudiziari che hanno certificato la deteriorabilità dei prodotti, che hanno un valore di circa 800mila euro. I prodotti (tubi, coils, bramme), secondo quanto spiegato dalla procura e condiviso dal giudice, che si trovano all’aperto, potrebbero deteriorarsi a causa del brutto tempo. Il ricavato finirà sotto sequestro. L’azienda aveva detto che era fondamentale vendere i prodotti per pagare gli stipendi dei lavoratori.

L’acciaio dell’Ilva sotto sequestro va venduto. Dopo la richiesta della procura di due giorni fa, il gip Patrizia Todisco ha dato il via libera alla vendita. La transazione sarà gestita da custodi giudiziari. Il colpo a sorpresa era già arrivato da parte degli inquirenti nell’inchiesta sulla grande fabbrica di Taranto. Il pool guidato dal procuratore Franco Sebastio aveva infatti formalizzato la richiesta di vendere tubi, coils e bramme messi sotto sequestro perché frutto di reato. Decisiva la relazione con la quale i custodi giudiziari hanno certificato la deteriorabilità di quei prodotti. Secondo i consulenti, l’acciaio è stoccato all’aperto e quindi esposto alle intemperie che potrebbero rovinarlo. I pm, quindi, codice di procedura penale alla mano, hanno richiesto di procedere alla vendita. Il ricavato, ovviamente, finirà sotto sequestro.

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Foto: LaPresse