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  • Giovedì 27 dicembre 2012

Gli USA sono vicini al tetto del debito

Lunedì si raggiungerà il massimo legale della spesa pubblica, ha scritto in una lettera il segretario del Tesoro: i negoziati sul fiscal cliff si fanno ancora più urgenti

In this Nov. 30, 2012, photo provided by CBS News Treasury Secretary Timothy Geithner answers questions about averting the “fiscal cliff” on an episode of “Face the Nation” on Sunday, Dec. 2, 2012 Geithner said Republicans have to stop using fuzzy “political math” and say how much they are willing to raise tax rates on the wealthiest 2 percent of Americans and then specify the spending cuts they want. (AP Photo/CBS News, Chris Usher)

In this Nov. 30, 2012, photo provided by CBS News Treasury Secretary Timothy Geithner answers questions about averting the “fiscal cliff” on an episode of “Face the Nation” on Sunday, Dec. 2, 2012 Geithner said Republicans have to stop using fuzzy “political math” and say how much they are willing to raise tax rates on the wealthiest 2 percent of Americans and then specify the spending cuts they want. (AP Photo/CBS News, Chris Usher)

Ieri il segretario di Stato al Tesoro Timothy Geithner ha pubblicato una lettera in cui ha spiegato che il tetto massimo del debito pubblico, stabilito per legge a 16.394 miliardi di dollari, sarà raggiunto il 31 dicembre 2012 e non nel 2013, come era stato previsto mesi fa.

L’aumento del tetto massimo del debito è un altro degli elementi che sono al centro della trattativa tra democratici e repubblicani per evitare il cosiddetto fiscal cliff (il “precipizio fiscale”), i pesanti tagli automatici alla spesa e gli aumenti delle tasse previsti a partire da gennaio.

Oggi a Washington riprendono i negoziati tra i rappresentanti dei democratici e dei repubblicani sulla questione. Tornerà dalle vacanze, in anticipo rispetto a quanto previsto, anche il presidente Obama: la settimana scorsa la proposta avanzata dal leader repubblicano della Camera John Boehner era stata bocciata perché messa in minoranza dai deputati più conservatori del suo stesso partito. Ora i negoziati sono passati al Senato, a maggioranza democratica, che si spera possa risolvere la crisi.

Se non si giungerà a un accordo, ha scritto Geithner, il 2 gennaio prossimo il Tesoro sarà costretto ad adottare “misure straordinarie” per evitare conseguenze gravissime: si tratterebbe di un intervento da 200 miliardi di dollari dalla durata non specificata. Geithner ha spiegato che finite queste risorse lo stato non sarà più in grado di rimborsare le obbligazioni. Scatterà poi l’aumento automatico del 2 per cento delle tasse per tutti i lavoratori e saranno tagliati circa 600 miliardi per la spesa sociale e i sussidi di disoccupazione.

Per risolvere la situazione, l’amministrazione Obama ha lavorato nelle scorse settimane, in collaborazione con il leader democratico del Senato Harry Reid, sulla proposta di aumentare le tasse soltanto per i redditi oltre i 250mila dollari l’anno, che riguarderebbe circa il 2 per cento della popolazione e che è stata più volte indicata come la soluzione preferita da Obama in campagna elettorale. I repubblicani, invece, dicono che sono disponibili a trattare soltanto per una maggiore tassazione sopra la soglia di un milione di dollari l’anno (che riguarderebbe lo 0,3 per cento circa della popolazione): gli stessi repubblicani, almeno quelli dell’area più conservatrice del partito, hanno in realtà bocciato anche questa proposta, la settimana scorsa alla Camera.

Foto: Timothy Geithner, segretario al Tesoro degli Stati Uniti (AP Photo/CBS News, Chris Usher)