• Italia
  • Mercoledì 28 novembre 2012

La tromba d’aria sull’ILVA di Taranto

Una persona è dispersa nell'area del porto e ci sono 38 feriti: gravi danni anche nelle zone vicine

Questa mattina intorno alle 11 una tromba d’aria ha colpito la città di Taranto e in particolare il polo siderurgico dell’ILVA, la più grande acciaieria d’Europa, pochi giorni dopo la chiusura decisa dalla direzione e una serie di arresti dei dirigenti dell’azienda, ordinati dalla magistratura il 26 novembre.

Un operaio, l’operatore di una gru nella zona portuale di carico e scarico, è disperso ormai dalla tarda mattinata, dopo che la gru è caduta in mare. In totale, 38 persone sono rimaste ferite, quasi tutte in modo lieve: 20 operai dell’azienda (4 portati all’ospedale) e altre 18 persone tra cui alcuni bambini di una scuola media del comune di Statte. Le aree più colpite dalla tromba d’aria, che è arrivata dal mare e si è poi spostata verso l’interno, sono state lo stabilimento dell’ILVA e il comune limitrofo di Statte. I danni allo stabilimento ILVA sono stati molto grandi, anche se è stata smentita sia la notizia di un incendio sia le voci su un possibile rilascio nell’aria di sostanze tossiche. Questa mattina, inoltre, il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha parlato alla Camera delle vicende che hanno portato alla chiusura dell’impianto: secondo le agenzie di stampa, è allo studio un decreto legge che permetterebbe all’azienda di riaprire per i prossimi due anni.

— — —

17.40 – Il direttore dell’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) di Taranto, Maria Spartera, ha detto all’ANSA che nelle cinque centraline della città e dei dintorni non è stato registrato finora nessun superamento dei limiti inquinanti. L’ANSA ha aggiunto però che i tecnici dell’ARPA hanno chiesto l’intervento di ditte specializzate per rimuovere numerose tettoie in eternit disperse all’esterno dello stabilimento, in particolare sulla statale 106.

17.30 – Le immagini che arrivano dalla zona di Taranto.

17.04 – Il video più diffuso che mostra il passaggio della tromba d’aria nella città, girato questa mattina, è invece questo.

17.00 – Non ci sono ancora molte foto che arrivano da Taranto, nonostante siano passate diverse ore dal passaggio della tromba d’aria. Questa è una condivisa su Twitter da Repubblica.

16.53 – Le Ferrovie dello Stato hanno detto che la circolazione ferroviaria nella zona di Taranto «sta gradualmente tornando alla normalità», dopo essere stata sospesa dalle 11 alle 14 sulle linee Taranto – Bari e Taranto – Metaponto. 16.33 – I sindacati dei metalmeccanici FIOM, FIM e UILM hanno comunicato che lo sciopero di tutto il gruppo ILVA (che ha alcuni altri stabilimenti in Italia oltre a Taranto, ad esempio a Genova e a Novi Ligure) previsto per domani è confermato, ma hanno annullato la manifestazione prevista sempre per domani a Roma. 16.31 – Il sindaco di Bari Michele Emiliano ha aggiornato pochi minuti fa della situazione su Twitter, rispondendo a una domanda diretta.

 

16.27 – La Protezione Civile pugliese ha pubblicato poco fa un nuovo comunicato in cui rinnova lo stato di allerta per le prossime 24-36 ore, come aveva già fatto ieri.

Il transito di una profonda saccatura di origine nord-atlantica sul mediterraneo centro-occidentale è responsabile della spiccata instabilità che continua ad interessare l’intero territorio nazionale.
Sulla Puglia, in particolare, persistono precipitazioni da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, con quantitativi cumulati da deboli a moderati; per le prossime 24-36 ore venti forti o di burrasca dai quadranti meridionali, con raffiche di burrasca forte sui settori ionici; mari agitati con lo Ionio localmente molto agitato.
I forti venti potrebbero provocare la rottura di rami, di strutture mobili, di segnaletica stradale o pali elettrici che, cadendo, potrebbero causare situazioni di pericolo per i passanti e di disagio alla viabilità: pertanto, si raccomanda a tutti di non sostare nelle aree esposte a tali rischi e, agli automobilisti, di guidare con prudenza e mantenere una velocità moderata.

16.21 – Intanto oggi il ministro dell’Ambiente Corrado Clini ha relazionato in parlamento sulle vicende che hanno portato alla chiusura dello stabilimento, pochi giorni fa, e su come intende procedere il governo. Secondo quanto ha anticipato l’ANSA, poi ripresa da tutti i giornali nazionali, si parla di un decreto legge che il governo starebbe preparando e che permetterebbe all’ILVA di ricominciare l’attività normale per due anni.

Il governo intanto sta lavorando su un decreto, di due articoli, da sottoporre al consiglio dei ministri: per 24 mesi, a decorrere dall’entrata in vigore del decreto, l’Autorizzazione Integrata Ambientale, rilasciata il 26 ottobre all’Ilva, «esplica in ogni caso effetto» e per ciò, dopo l’ok al decreto, «è in ogni caso autorizzata la prosecuzione dell’attività». Nel secondo articolo si prevede che durante i 24 mesi indicati «la responsabilità della conduzione degli impianti dello stabilimento resta, anche ai fini dell’osservanza di ogni obbligo, di legge o disposto in via amministrativa, inerente il controllo delle emissioni, imputabile esclusivamente all’impresa titolare dell’autorizzazione all’esercizio degli stessi sotto il controllo dell’autoritá amministrativa competente». Ovvero all’Ilva stessa. Alla scadenza dei due anni, «previa verifica dell’integrale osservanza degli obblighi», l’Autorità amministrativa competente procede «entro 15 giorni alla conferma o alla revoca del provvedimento di autorizzazione integrata ambientale», con «ogni conseguenza prevista dalla normativa di legge».

(continua a leggere sul sito del Corriere della sera)

15.20 – Secondo TgNorba 24 i feriti sarebbero 38 mentre continuano le ricerche dell’operaio dell’ILVA disperso. Intanto la tromba d’aria, che ha perso potenza, si è spostata verso Bari e si registrano danni nella zona di Monopoli.

14.45 – Ieri la Protezione Civile pugliese aveva dichiarato lo stato di allerta per oggi e le prossime 24/36 ore, a causa delle previsioni meteo, che parlavano di «venti forti dai quadranti meridionali con raffiche di burrasca su arco ionico, penisola salentina e rilievi murgiani e con possibili mareggiate lungo le coste esposte.» Intanto il sindaco di Bari, Michele Emiliano, ha detto che la velocità dei venti sta calando e che si abbassa il rischio che «un residuo della tromba d’aria» colpisca il capoluogo.

14.21 – La rete locale TgNorba 24 sta trasmettendo immagini dal paese di Statte, adiacente alla zona del polo siderurgico ILVA, in cui diverse auto sono state ribaltate e alcuni tetti nelle zone residenziali sono state distrutte. Oltre all’area dell’ILVA, Statte è il comune più colpito, perché si è trovato sul tracciato percorso dalla tromba d’aria, che proveniva dal mare e si è diretta poi verso l’interno, perdendo comunque di intensità.

14.11 – Il sindaco di Bari Michele Emiliano ha invitato la cittadinanza del capoluogo a restare al coperto fino alle 15, a causa del possibile rischio di «un residuo» della tromba d’aria che ha colpito Taranto questa mattina. Bari dista da Taranto un centinaio di chilometri.

13.58 – È finita l’informativa del ministro dell’Ambiente Corrado Clini sulla vicenda dell’ILVA alla Camera: che, lo ricordiamo, non riguardava i danni di oggi ma le vicende che hanno portato alla chiusura.

13.45 – Il sindaco di Taranto ha detto intorno alle 13.30 che «si parla di tre vittime ma non abbiamo certezze». Fino ad ora, le notizie più credibili e diffuse parlavano di un solo disperso. Poi, parlando a TgNorba 24, ha detto «ufficialmente, a questo momento non ci sono vittime, ma aspettiamo i dati ufficiali del 118».

13.39 – Anche in questi minuti, nella zona dell’ILVA ci sono fortissime raffiche di vento. Il canale YouTube della TV locale JonicaTelevision ha pubblicato diversi video che mostrano i danni e le prime operazioni delle squadre di soccorso.

Punto della situazione, 13.30. La Questura di Taranto ha confermato che sono in corso le ricerche di un disperso nell’area portuale: fonti dei vigili del fuoco avevano detto che si tratta dell’operatore di una gru, crollata a causa dei venti fortissimi. Nel complesso, 20 persone sono rimaste ferite nello stabilimento ILVA, colpito questa mattina da una tromba d’aria: 16 operai curati direttamente nell’infermeria dell’azienda, mentre altri 4 sono stati trasferiti in ospedale.

Anche nelle zone intorno allo stabilimento, in particolare nel comune di Statte e nei quartieri di Taranto a ridosso dell’azienda, ci sono stati danni molto gravi. Una quindicina di persone sono state medicate negli ospedali della zona, tra cui tre feriti ricoverati con un trauma cranico e sei bambini feriti lievemente quando la loro scuola è stata investita dalla tromba d’aria. Il responsabile della Protezione Civile regionale ha detto che la situazione è sotto controllo. Non ci sarebbero pericoli ambientali per la fuoriuscita di gas tossici. Alcune strade e ferrovie nell’area attraversata dalla tromba d’aria sono state interrotte, in particolare la linea ferroviaria Bari-Taranto.

L’azienda ha smentito che l’impianto sia stato interamente evacuato: sono state fatte uscire però tutte le persone non direttamente interessate alla gestione dell’emergenza.

13.26 – Il sindaco di Statte ha detto che i bambini feriti sono della scuola media “Leonardo Da Vinci”. Ha confermato che non sono feriti gravemente e che nel suo comune ci sono stati danni molto gravi.

13.24 – Il deputato PD Andrea Sarubbi sta aggiornando via Twitter sul discorso del ministro Clini sull’ILVA. Poco tempo fa ha osservato polemicamente che l’aula è semivuota, con una maggiore partecipazione però da parte dei membri del tuo partito.

 

13.15 – Il responsabile della protezione civile regionale, l’assessore Fabiano Amati, ha detto che negli ospedali, compresi i bambini della scuola di Statte (vedi aggiornamento precedente) ci sono 18 persone: nessuna di loro è in pericolo di vita.

13.10 – Nel comune di Statte, non lontano dalla grande area dello stabilimento ILVA, alcune case sono state scoperchiate dal vento e una scuola è stata colpita dalla tromba d’aria: sei bambini sono stati portati all’ospedale con ferite lievi.

13.06 – L’azienda ha detto che le fiamme che si sono viste vicino alle ciminiere danneggiate erano sfoghi di sicurezza, scattati automaticamente.

13.02 – Francesco Cosa, assessore all’urbanistica del Comune di Taranto, ha scritto pochi minuti fa sulla sua bacheca di Facebook a proposito della possibilità di sostanze tossiche disperse nell’aria a causa della tempesta:

«Fonti di massima attendibilità direttamente dalla Prefettura. Non c’é nessun rischio di gas tossici sprigionati dall’Ilva. Non occorre evacuare il quartiere Tamburi. La Prefettura non ha attivato il piano rischio incidenti rilevanti. La situazione é di regressione. Non creare ulteriore allarmismo. La situazione all’esterno é sotto controllo. Rassicurate l’intera cittadinanza. Ritrovati i due gruisti dispersi. Si sta provvedendo alla ricerca del terzo gruista. Diffondete questa comunicazione.»

12.58 – ANSA ha appena confermato la notizia dell’operatore di una gru disperso nello stabilimento. La notizia proviene dai vigili del fuoco. L’agenzia di stampa aggiunge che stanno arrivando nella città squadre di sommozzatori per le ricerche in mare.

12.54 – TgNorba24 sta dicendo che ci sarebbe un operaio disperso: l’operatore di una gru che è finita in mare.

12.53 – Un video della tromba d’aria pubblicato da RaiNews24.

12.51 – Il ministro Clini non sta relazionando alla Camera sugli avvenimenti in corso, ma sulle vicende degli ultimi giorni che hanno causato la chiusura dello stabilimento. Abbiamo riassunto la complicata vicenda qui.

12.46TgNorba24 ha appena riportato un comunicato dell’azienda: ci sono stati 20 feriti lievi, due sono stati portati in ospedale dal molo. L’azienda ha negato che ci sia in corso un incendio e un’evacuazione, dicendo che l’impianto ha subito «gravi danni al momento non quantificabili».

12.42 – Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini sta riferendo alla Camera sul caso dell’ILVA.

12.40 – Un breve video caricato pochi minuti fa su YouTube da un canale TV locale dice di mostrare i danni devastanti causati questa mattina dalla tromba d’aria nella città. In particolare, ci sono stati gravi danni nell’area del porto.

12.33 – Sky riporta che vicino ai camini dell’ILVA danneggiati dalla tromba d’aria è in corso un incendio, forse causato da un fulmine. TgLa7 parla di 4 feriti, ma al momento la notizia non ha conferme. Ci sono danni alle stradali e ferroviarie nei pressi dello stabilimento.

12.29 – Il racconto su Radio24 di un operaio che era presente nello stabilimento.

12.27 – Aggiornamento sui danni allo stabilimento: è crollato un capannone, la torre faro nell’area portuale adibita al carico e scarico del materiale del siderurgico e il camino delle batterie uno e tre.

12.25 – Una breve storia dello stabilimento ILVA, la più grande acciaieria d’Europa.

— — —

Questa mattina ci sono stati gravi danni causati dal maltempo allo stabilimento ILVA di Taranto, chiuso pochi giorni fa dalla direzione dopo una serie di arresti tra i massimi dirigenti dell’azienda. Secondo le prime notizie, ci sono alcuni feriti.

Una tromba d’aria che si è abbattuta sulla città ha causato il crollo del camino delle batterie 1 e 2 dello stabilimento. Sono caduti diversi quintali di cemento e ci sarebbero alcuni feriti, dicono le agenzie di stampa: in questi minuti molti parlano di operai dispersi, ma non ci sono ancora conferme ufficiali. In un comunicato dell’azienda riportato alle 12.10 da Sky si dice che «al momento non si hanno notizie di infortuni» e che «non c’è evacuazione». Su YouTube circolano già alcuni video che ritrarrebbero il passaggio della tromba d’aria sulla città.