I risultati delle primarie, liveblog

Bersani 44,9 per cento, Renzi 35,5, Vendola 15,6, Puppato 2,6 e Tabacci 1,4

Foto Sergio Volo – LaPressepoliticaBersani con la sua famiglia al voto a Piacenza in via 24 MaggioNella Foto Pier Luigi Bersani al Voto

Foto Sergio Volo – LaPressepoliticaBersani con la sua famiglia al voto a Piacenza in via 24 MaggioNella Foto Pier Luigi Bersani al Voto

18.35 – Mercoledì 28 novembre andrà in onda su RaiUno alle 21.10 il confronto tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi per il ballottaggio di domenica 2 dicembre. Sarà a cura della rete e del Tg1 e sarà condotto dalla giornalista Monica Maggioni. Bersani e Renzi risponderanno alle domande preparate dalla redazione e inviate dai lettori del sito del Tg1. Ci saranno anche domande formulate dai sostenitori dei due candidati. Il confronto sarà trasmesso anche su Radio1 e sul sito rai.tv.

18.11Qui trovate tutti i dati, regione per regione.

18.01 – E infine anche i dati sull’estero: hanno votato in 15.463. Bersani 42,2 per cento, Renzi 27, Vendola 25,9 per cento, Puppato 4,2 per cento, Tabacci 0,7 per cento.

17.54 – Renzi ha ottenuto più del 50 per cento dei voti in Toscana (52,2 per cento).

17.45 – Bersani ha ottenuto più del 50 per cento dei voti in Liguria (50,1 per cento), Campania (50,1 per cento), Basilicata (56,4 per cento), Calabria (54,7 per cento), Sicilia (51,9 per cento), Sardegna (52,8 per cento)

17.39 – Il definitivo: Bersani 44,9 per cento, Renzi 35,5 per cento, Vendola 15,6 per cento, Puppato 2,6 per cento e Tabacci 1,4 per cento.

17.37 – Hanno votato complessivamente 3.107.568 persone, estero compreso.

17.35 – Sul sito delle primarie sono stati pubblicati tutti i risultati “ufficiosi” del voto di ieri. La definizione “ufficioso” viene utilizzata quando non sono state effettuate le diverse verifiche per certificare i dati inviati dalle varie province.

17.31 – Questa sera da Fabio Fazio, a Che tempo che fa su RaiTre, Bersani e Renzi interverranno separatamente, senza un confronto.

Di fatto,la partecipazione di Pier Luigi Bersani e di Matteo Renzi al programma condotto da Fabio Fazio, costituisce per entrambi l’apertura della campagna elettorale per il ballottaggio di domenica 2 dicembre. L’appuntamento di stasera non sarà un confronto tra i due candidati premier ma due conversazioni separate e successive sulle Primarie della coalizione di centro-sinistra.

17.23 – Intorno alle 18 è prevista la conferenza stampa con la proclamazione dei dati ufficiali e definitivi delle primarie del centrosinistra.

17.01 – Renzi ha concluso la sua conferenza stampa da Firenze.

16.51 – Renzi: «250mila voti sono un margine colmabilissimo».

16.45 – Renzi: «Non vogliamo sfasciare il PD, vogliamo farlo vincere. E per vincere dobbiamo cambiare schema di gioco e qualche giocatore. Proponiamo questo.»

16.41 – Renzi: «Sono commosso del risultato di Firenze, dalla gente in coda che ha capito che questa non è una scommessa personale. Il risultato della Toscana è stato straordinario».

16.40 – Renzi: decideremo con Bersani come organizzare i dibattiti televisivi, se ce li faranno fare.

16.38 – Renzi: «Nel “noi” del PD ci sentiamo a casa, ma non possiamo certo immaginare che le primarie siano fatte per finta. Dentro al PD c’è un “noi” e un “loro”, e se vince Bersani non è la stessa, rispetto a una nostra vittoria. La squadra è la stessa, però poi ci sono allenatori diversi».

16.36 – Renzi: «Bersani ha detto cose piacevoli e condivise su come sono andate le primarie. Spero che si sia convinto che alla “ditta”, come la chiama lui, vogliamo bene anche noi, non solo tutti quelli che stavano con lui, ma anche quelli che stavano per me. Sono partiti “tutti per Bersani” e sono arrivati in molti, per Bersani”».

16.35 – Renzi: «Questa non è una briciola di problema, come ha detto Bersani, è un filoncino di problema. Poi non cambia niente per il ballottaggio, ma mettano online i risultati per trasparenza».

16.33 – Renzi: «Non ho ancora capito quanti voti ho preso. Siamo più di un milione, e ne avverto bellezza, difficoltà e responsabilità, però i numeri sono ancora ballerini. Nessuno di noi fa polemica o grida al complotto, chiediamo che siano online i verbali».

16.32 – Renzi: «Spero si incoraggi la partecipazione anche al secondo turno, anche con la registrazione online».

16.31 – Renzi: «Vendola dice che farà di tutto perché io non vinca, ma c’è una parte di vendoliani che non voterà, parte voterà per Bersani e in grandi città sarà voto d’opinione».

16.30 – È iniziata la conferenza stampa da Firenze di Matteo Renzi.

16.13 – Berlinguer: «Fino a stanotte il sistema lavorava automaticamente e i dati arrivavano dai seggi. Abbiamo preferito non dare più dati, che potevano contraddirsi, e aspettiamo quelli definitivi dalle province».

16.09 – Berlinguer: «Il corpo elettorale stabilito è quello del 25 di novembre. Basta dichiarare l’avvenuta impossibilità di votare per poter procedere al voto al secondo turno».

16.03 – Luigi Berlinguer, nel gruppo dei garanti per le primarie, spiega a SkyTg24 che si sta lavorando per il massimo della trasparenza: «Noi siamo nudi, abbiamo lavorato come negri, se si può dire una parola sbagliata».

15.53 – Vendola ha anche fatto alcune dichiarazioni contro il TG1 per avere “deformato e disinformato” sulle primarie, “trattate come fosse il congresso del PD”. Ha spiegato che «il grande pubblico del Tg1 della sera, quando milioni di persone sono di fronte al video, ha visto la rappresentazione plastica di una manipolazione. […] Un piccolo episodio di giornalismo ignobile, di cui spero ci si potrà lungamente vergognare. È un modo scorretto di deformare la realtà da parte di un certo tipo di ambiente giornalistico abituato a soccorrere il vincitore».

15.49 – Nichi Vendola ha inviato una lettera rivolta a Bersani, in cui elenca diversi punti che vorrebbe fossero inclusi nell’agenda del segretario del PD. Vendola conclude dicendo che se ci sarà un’intesa con Bersani avverrà “alla luce del sole”.

15.40 – Il Collegio dei garanti delle primarie si riunirà alle cinque del pomeriggio a Roma per l’ultima analisi dei voti. Subito dopo ci sarà una conferenza stampa per la proclamazione dei dati definitivi.

15.38 – La conferenza stampa di Bersani da Piacenza è terminata.

15.34 – Bersani: «Quando ho detto “papa Giovanni”, era un inno a un certo riformismo». Perché a Bersani piace Papa Giovanni XXIII.

15.27 – Bersani: «Noi con il nostro albo abbiamo una platea di persone raggiungibili per qualsiasi esigenza. Abbiamo un patrimonio di persone che si sono dichiarate progressiste e di centrosinistra che possiamo raggiungere e coinvolgere».

15.21 – Bersani: «Con Renzi ci siamo sentiti con i messaggini. Ci siamo scritti cose buone, cose buone. Lui ci ha sempre il difettuccio, ma non c’è niente di male, di dire “noi” e “loro”. “Noi” siamo noi, “loro” sono Berlusconi. Sono quelli là, un po’ in confusione, ma si rimetteranno in pista, eh».

15.17 – Bersani: «Vendola non ha certo bisogno di esami dal punto di vista della cultura di governo».

15.14 – Bersani: «Con Vendola abbiamo lavorato per costruire questa carta “Italia. Bene comune” che fissa i paletti programmatici e che dice cose chiare sulle responsabilità reciproche, per quando saremo al governo. Non stiamo aprendo tavoli o tavolini».

15.13 – Bersani: «Ci avrei fatto dieci firme alla partenza per un dato così. È un dato molto forte in tutte le grandi città, sono orgoglioso poi del dato forte nel Sud. È un risultato incoraggiante, e guardo con fiducia a domenica prossima».

15.12 – Bersani: «Ho insistito per il ballottaggio, mentre qualcun altro aveva delle remore. Se non ci fosse stato avrai vinto per 9 – 10 punti. Andiamo invece fino in fondo per decretare il candidato dei progressisti con oltre il 50 per cento».

15.10 – Bersani: «C’è prima di tutto la soddisfazione da segretario del PD: questa cosa l’ho voluta, a prezzo di una scelta forte e vorrei ricordare che dalla nascita del PD l’unico cambio di Statuto che si è fatto è stato fatto per fare le primarie aperte».

15.05 – Pier Luigi Bersani ha iniziato la sua conferenza stampa da Piacenza.

15.03 – Nichi Vendola spiega che spetta a Bersani convincere chi lo ha votato al primo turno, e che non farà trattative né negoziati.

14.38Repubblica e altri giornali riportano i dati di 9.237 sezioni su 9.268 scrutinate, che non sono stati comunque ancora pubblicati sul sito ufficiale delle primarie. Ve li segnaliamo: Bersani 44,9 per cento, Renzi 35,6 per cento, Vendola 15,6 per cento, Puppato 2,6 per cento e Tabacci 1,4 per cento.

13.58 – L’analisi di Stefano Menichini sul voto alle primarie, in 14 punti.

1. Durante la notte la partecipazione alle primarie del centrosinistra è calata dai 4 milioni di cui si parlava ieri sera a 3 milioni 100 mila: non facciamoci distrarre, perché è un risultato enorme. La comparazione con le primarie precedenti non è solo confortante in assoluto, diventa eccezionale se si considera in quale diverso clima politico e sociale generale s’è votato ieri.
Scrivevamo sull’edizione straordinaria diffusa ai seggi di «un bel regalo» che il centrosinistra faceva alla democrazia nel suo insieme: da oggi in effetti tutti i ragionamenti sulla disaffezione andranno rivisti. Nulla è risolto, ma almeno s’è trovata la chiave, che poi era ovvia: quando si consegna al cittadino uno strumento per contare, la risposta è immediata e poderosa. Continua…

13.27 – In Lombardia hanno votato circa 413mila persone. Anche in questo caso i dati non sono ancora ufficiali e sono stati comunicati dalla Segreteria regionale del PD. Pier Luigi Bersani è dato al 45 per cento, seguito da Renzi al 37 per cento e da Nichi Vendola al 14 per cento.

13.25 – Bruno Tabacci ha ricevuto nuovamente le deleghe al Bilancio, Patrimonio e Tributi del Comune di Milano da parte del sindaco Giuliano Pisapia. Le deleghe erano state sospese a fine ottobre, in seguito a una richiesta di Tabacci, che era impegnato nella campagna elettorale per le primarie.

13.11 – Anche dal Veneto arrivano dati ufficiosi (lo saranno tutti fino all’annuncio formale di oggi pomeriggio): Bersani è dato al 41,2 per cento, seguito da Renzi al 36,45 per cento. Poi ci sono Nichi Vendola all’11,8 per cento, e subito dopo Laura Puppatto al 9,9 per cento. Tabacci ha ottenuto lo 0,72 per cento delle preferenze.

12.59 – Nichi Vendola ha pubblicato un breve comunicato sul suo blog:

Prima di tutto voglio esprimere la mia più profonda gratitudine per chi mi ha sostenuto e per chi mi ha votato.
Da domani guarderò le proposte degli altri candidati e sosterrò chi si occuperà delle questioni che noi abbiamo messo al centro della discussione politica.
Spero che il mio contributo e la mia candidatura possano servire alla ricostruzione del centrosinistra.
I miei più vivi complimenti a Pier Luigi Bersani e a Matteo Renzi per aver raggiunto il ballottaggio.
Nichi

12.45 – Il Coordinamento nazionale delle primarie conferma, intanto, che i dati ufficiali saranno comunicati nel pomeriggio.

12.42 – Claudio Cerasa ha pubblicato sul suo blog sul Foglio i dati che risultano al comitato Bersani, quando mancano ancora circa 150mila voti.

Abruzzo Renzi 30 per cento, Bersani tra 41 e 45
Basilicata: Bersani tra 56 per cento, Renzi 21.
Calabria: tra 58 e 51. Renzi tra 13 e 29.
Campania: tra 49 e 55. Renzi tra 21 e 29.
Emilia: Bersani tra 44 e 53. Renzi tra 32 e 42
Friuli: Bersani tra 47 e 39. Renzi tra 28 e 45.
Lazio: Bersani tra 44 e 50. Renzi tra 24,5 e 36,5
Liguria: Bersani tra 52,3 e 40,5. Renzi tra 28 e 38.
Lombardia: Bersani tra 39 e 48,7. Renzi tra 32 e 42.
Marche: Bersani tra 38 e 42. Renzi tra 38,5 e 45.
Molise: Bersani 38,6-48. Renzi 26-34
Piemonte: Bersani tra 31,4 tra 47,9. Renzi tra 33 e 50
Puglia: Bersani tra 30,7 e 52,9. Renzi tra 18 e 21,5.
Sardegna: Bersani tra 51,2 e 73,8. Bersani tra 13 e 34.
Sicilia: Bersani tra 45 e 65. Renzi tra 20 e 36,5.
Toscana: Bersani tra 28 e 45. Renzi tra 35 e 62
Umbria: Bersani tra 41 e 48. Renzi tra 43,4 e 37,5
Val D’Aosta: Bersani 40,5. Renzi 38,1
Veneto: Bersani tra 34,9 e 50,5. Renzi tra 30 e 40,7.

12.37 – Circolano anche i dati su Piemonte. Pier Luigi Bersani ha ottenuto il 41,6 per cento contro il 38,4 per cento di Renzi. Mancano sei seggi, ancora, ma i dati non dovrebbero subire grandi spostamenti. Nichi Vendola ha ottenuto il 15,9 per cento, Puppato il 2,9 e Tabacci lo 0,91 per cento.

12.23 – In attesa dei dati definitivi, che ancora non arrivano, anche Makkox si chiede chi abbia davvero vinto alle primarie, al primo turno, almeno.

12.06 – Laura Puppato dice che entro mercoledì comunicherà la decisione su chi sostenere al ballottaggio: «I voti andati a Matteo Renzi sommati ai miei – spiega oggi Puppato – dovrebbero indurre il segretario del Pd a togliersi di dosso una serie di concrezioni, chiusure e timori che in larga parte sono serviti a mantenere strutture ed apparati ma non a rendere comprensibile un progetto di grande coraggio e di investimento sul futuro».

11.53. Matteo Renzi scrive su Facebook ai suoi sostenitori e ribadisce di avere dati che lo danno vicino al 39 per cento.

Buongiorno a tutti! Innanzitutto grazie. Sono felice, emozionato e responsabilizzato dal vostro affetto. I dati ufficiali ancora non ci sono: abbiamo chiesto che siano messi online tutti i verbali (non i dati delle segreterie provinciali, ma i verbali). Ad oggi la somma dei dati dei nostri rappresentanti di lista ci consegna un dato che sfiora il 39%. Tre punti in più o in meno non sposta il senso di ciò che è accaduto, ma è giusto fare chiarezza: ogni voto conta. La certezza è che domenica c’è il ballottaggio e lì ripartiamo zero a zero. Sarà bello provarci, con lo stile che abbiamo usato in queste settimane, quello del sorriso e del rispetto. Se vinciamo domenica cambia l’Italia, pensatevi. Anche per questo chi vuole darci una mano, si faccia vivo. Adesso. L’email è ballottaggio@matteorenzi.it Il cambiamento non è mai stato così vicino. Che dite, ci proviamo?

11.41 – Abbiamo messo insieme foto e dati su come andarono le primarie del 2005, 2007 e 2009, molto diverse tra loro, e quanta gente andò a votare.

11.29 – Nicola Danti, del Comitato nazionale di Matteo Renzi per le primarie, ha chiesto a Nicola Stumpo di pubblicare sul sito “tutti i verbali dei novemila seggi” dove si sono svolte le elezioni: «Stumpo oggi dice che i punti di distacco sono 9, i dati acquisiti dai nostri rappresentanti di lista, ancorchè provvisori, ci consegnano un dato diverso: 43,4 contro 38,8. Essere a meno 5 o meno 9 da Bersani non cambia niente, ma per rispetto di chi ha fatto ore di coda è giusto dare i dati veri e chiari».

11.17 – Come era abbastanza prevedibile, Pier Luigi Bersani ha ottenuto un buon successo elettorale in Emilia-Romagna, la sua regione. Il dato complessivo regionale, basato sui dati definitivi (segnalati da ANSA), per il segretario del PD è del 48,97 per cento contro il 38,28 per cento di Renzi. Nichi Vendola ha ottenuto il 9,89 per cento, Puppato il 2,36 per cento e Tabacci lo 0,59 per cento. A Piacenza, la sua provincia, Bersani ha ottenuto il 50,33 per cento, mentre Renzi il 39,60 per cento. Il distacco rispetto a Renzi è stato inferiore nelle province di Forlì-Cesena, Parma e Modena.

11.07 – Anche Pippo Civati inizia a mostrare un certo sfinimento per la mancanza di dati certi e definitivi a circa quindici ore dalla chiusura dei seggi.

10.59 – Si discute ancora molto del numero effettivo dei partecipanti alle primarie di ieri. La stima ufficiosa dell’organizzazione è di 3,1 milioni di persone. Preso per buono questo dato, significa circa 1,2 milioni di elettori in meno rispetto alle primarie di coalizione del 2005, quelle che indicarono Romano Prodi come candidato alla presidenza del Consiglio per l’Unione.

10.47 – Le nuove registrazioni per il ballottaggio non sono un passaggio banale, anche perché il regolamento prevede casi precisi in cui possano essere realizzate o meno. Occorre capire con quali modalità le sezioni saranno aperte per accogliere le registrazioni, e ci sono proposte per riaprire le procedure di registrazione online, di cui si discuterà oggi.

10.43 – A ogni partecipante alle primarie ieri è stato consegnato un tagliandino, che dovrà essere mostrato al seggio il prossimo 2 dicembre per votare al secondo turno (ballottaggio). Chi non avesse votato al primo turno, si potrà registrare per il ballottaggio tra il 29 e il 30 novembre, come spiega questa delibera del Coordinamento nazionale delle primarie.

Coloro che dichiarino di essersi trovati , per cause indipendenti dalla loro volontà, nell’impossibilità di registrarsi all’Albo degli elettori entro la data del 25 novembre 2012 alle ore 20, ovvero quanti entro quella data non abbiano completato la registrazione on line , possono completare la registrazione o registrarsi all’Albo degli elettori della Coalizione Italia bene comune, nei giorni 29 e30 novembre 2012.

10.37 – In attesa dei definitivi, che saranno comunicati in giornata, il sito delle primarie ha pubblicato questo specchietto con i dati ufficiosi. C’è anche la conferma che i votanti sono stati 3,1 milioni, quindi molti meno di quanti inizialmente segnalati ieri.

10.33 – Comunque potesse andare, ieri Bersani ha invitato gli altri candidati a un “birrozzo” dopo le primarie.

10.24 – I dati non sono ancora ufficiali, ma Adnkronos parla di vittoria di Pier Luigi Bersani in Calabria. Il segretario del PD è dato al 52,2 per cento, seguito da Matteo Renzi al 24,4 per cento. Nichi Vendola è al 19,6 per cento, Tabacci al 3,7 e Puppato allo 0,85.

10.02 – Bersani e Renzi nei prossimi giorni saranno impegnati nella campagna elettorale per il ballottaggio di sabato. Saranno spesso in televisione e si inizia già questa sera: entrambi saranno ospiti di Fabio Fazio a Che tempo che fa su RaiTre. Ieri notte si è anche parlato di un possibile dibattito televisivo in prima serata su RaiUno, che si dovrebbe tenere mercoledì, ma non ci sono ancora molti dettagli. Enrico Mentana ha nuovamente proposto a entrambi i candidati di fare un confronto su la7 sabato sera prossimo.

9.44 – L’agenzia di stampa Adnkronos riferisce che in Sardegna Pier Luigi Bersani ha complessivamente ottenuto il 53,2 per cento dei voti, seguito da Matteo Renzi al 23 per cento. Nichi Vendola 20,9 per cento, Laura Puppato e Bruno Tabacci, rispettivamente il 2,4 per cento e lo 0,8 per cento. Sul sito ufficiale dei risultati, il dato è fermo a 144 seggi su 371.

9.42 – Il Comitato regionale Italia Bene Comune del Lazio ha comunicato che in regione hanno votato circa 350mila persone, 230mila di queste a Roma. Il numero effettivo dei partecipanti alle primarie rimane un punto da chiarire e ci sono dati molto discordanti.

9.32. Lino Paganelli, sempre ad Agorà, sta spiegando che il sistema di raccolta e conteggio dei voti si è bloccato stanotte e quindi è stato necessario aggregare i dati delle singole province, e da qui il blocco nella diffusione. Paganelli continua a dire che mancano i dati di 12 province e ci può essere ancora uno spostamento di tre-quattro punti.

9.26. Tabacci dice ad Agorà che trova Bersani «molto più affine al mio modo di pensare». Tabacci già prima delle primarie aveva detto che se non si fosse candidato avrebbe votato Bersani.

9.23. Luca Sofri su chi ha voluto le primarie, dopo che Bersani ieri si è intestato il merito di averle volute.

Con tutta la stima per Bersani che ho già messo per iscritto domenica sera su Twitter, c’è una cosa su cui deve fermarsi un momento a fare uno sforzo di memoria, secondo me. Quando continua a rivendicare che le primarie le ha volute lui, che non è vero che è stato Renzi a chiederle e il consenso che aveva raccolto a imporle, che la scelta è stata sua eccetera, si è probabilmente dimenticato dei pezzi.

(continua a leggere su Wittgenstein)

9.21. Simona Bonafé, portavoce di Renzi, continua a dire che i loro dati danno Renzi indietro di cinque o sei punti.

9.14. Il sito ufficiale delle primarie è ancora fermo a ieri alle 22.

9.02. Renzi ha vinto anche nelle Marche, la sua quinta regione, scrivono Repubblica e altre testate.

Una delle regioni dall’esito più incerto, le Marche, ha dato il suo risultato finale schierandosi con Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze ha vinto le primarie del centrosinistra con il 42,11% dei voti, battendo Bersani, fermo al 41,13%. I dati sono stati diffusi dal Pd regionale. Renzi si è clamorosamente affermato nella provincia più “rossa” della regione, Pesaro Urbino (45,11% contro il 41,49% di Bersani) e in quelle di Fermo (45,91%-37,26%) e Macerata (43,01-38,68%). Bersani ha prevalso invece ad Ancona con il 42,83% contro il 38,37% di Renzi e ad Ascoli Piceno (42,91 a 40,24%).

8.52. Alle primarie di coalizione del 2005 votarono 4,1 milioni di persone. Alle primarie per la segreteria del PD del 2007 votarono 3,5 milioni. Alle primarie del 2009 per la segreteria del PD votarono 3,1 milioni. Alle primarie di coalizione del 2012, stando ai dati forniti da Nico Stumpo, hanno votato in 3,1 milioni.

8.43. Andrea Vianello ad Agorà conferma una voce circolata ieri: mercoledì sera su Raiuno confronto televisivo tra Bersani e Renzi.

8.31. Lino Paganelli, responsabile delle feste del PD e membro del comitato Renzi, ha scritto su Twitter che “i dati di Stumpo sono di Stumpo e ancora da verificare, mancano i dati di 12 province”.

 

Ieri sera Paganelli aveva detto “al comitato nazionale nessuno ha dati di stima” sull’affluenza e che a lui risulta si sia “più vicino a 4.000.000 che a 3.200.000”.

8.22. Nico Stumpo, coordinatore nazionale delle primarie del centrosinistra, ha fornito dei nuovi dati in diretta ad Agorà, su Raitre, presentandoli come ufficiosi ma vicini a quelli che saranno i dati definitivi. Stumpo ha detto che hanno votato 3,1 milioni di persone, praticamente gli stessi delle primarie del solo PD nel 2009. Bersani è al 44,9 per cento, Renzi al 35,5 per cento, Vendola al 15,6 per cento, Puppato al 2,6 per cento, Tabacci all’1,4 per cento.

***

Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi si contenderanno domenica prossima la candidatura a presidente del Consiglio per il centrosinistra. Il segretario del PD e il sindaco di Firenze sono arrivati rispettivamente al primo e al secondo posto alle primarie di ieri, domenica 25 novembre, e qui finiscono le informazioni certe. Qui la cronaca della serata di ieri.

Non sono ancora noti né il dato finale sull’affluenza – 3.100.000, diceva ieri il comitato Bersani; 4.100.000, diceva ieri il comitato Renzi; altri parlano di una cifra in mezzo – né i dati finali sulle preferenze: gli ultimi dati ufficiali sono quelli diffusi alle 22 da Nico Stumpo, responsabile organizzativo del PD, e che si basavano su circa 3400 seggi. Sei ore dopo i seggi scrutinati erano 3990 seggi su 9232. Secondo questi dati, Bersani avrebbe il 44,33%, Renzi il 36,29%, Vendola il 15,21%, Puppato il 2,97%, Tabacci l’1,2%. Sempre stando ai dati parziali, Renzi sarebbe in vantaggio in quattro regioni (Toscana, Umbria, Piemonte e Valle D’Aosta), Bersani nelle restanti sedici. Nel corso della serata il comitato Bersani ha diffuso stime vedevano il segretario del PD avanti di dieci punti, mentre il comitato Renzi ne ha diffuse delle altre per cui il distacco sarebbe di quattro punti.

Il ballottaggio si voterà il 2 dicembre dalle 8 del mattino alle 8 di sera, negli stessi seggi del primo turno. Chi ha ottenuto entro il primo turno il certificato per votare, dovrà portarlo con sé e mostrarlo al seggio. Chi non ha votato al primo turno e vuole votare al ballottaggio potrà fare richiesta tra il 29 e il 30 novembre, dicendo di essere stato impossibilitato a votare al primo turno (basta la dichiarazione, non servono certificati medici o cose del genere).

foto: Spada – LaPresse