I conti del comune di Firenze

Beppe Grillo ha fatto male i calcoli, sostiene il Sole 24 Ore dando ragione a Matteo Renzi

© Gian Mattia D’Alberto/LaPresse
17-10-2012 Milano
cronaca
incontro "Sbloccare la crescita dell’Italia: un progetto rivoluzionario"
nella foto: Matteo Renzi al suo arrivo
© Gian Mattia D’Alberto/LaPresse
17-10-2012 Milan
Matteo Renzi
in the photo: Matteo Renzi

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17-10-2012 Milano
cronaca
incontro "Sbloccare la crescita dell’Italia: un progetto rivoluzionario"
nella foto: Matteo Renzi al suo arrivo

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17-10-2012 Milan
Matteo Renzi
in the photo: Matteo Renzi

Dopo l’accusa avanzata ieri da Beppe Grillo (sul suo blog) contro Matteo Renzi – gli ha contestato di aver dimenticato il suo ruolo di sindaco da quando è impegnato nella campagna elettorale per le primarie, e di aver accumulato molti debiti nella gestione del bilancio del comune di Firenze –  stamattina il Sole 24 ore ha pubblicato una ricostruzione dei conti del comune che smentisce Grillo: il debito della città è sotto controllo e nelle casse comunali c’è molta liquidità, dice l’articolo.

Il duro attacco di Beppe Grillo a Matteo Renzi ha un sapore tutto politico se non propagandistico. A guardare i numeri del bilancio del Comune di Firenze non pare proprio che la città sia sommersa dai debiti come provocatoriamente affermato da Beppe Grillo.

Il debito? A 753 milioni, ma patrimonio a 1,7 miliardi
I debiti totali a fine 2011 assommano infatti a 753 milioni (+50 milioni sul 2010) ma si confrontano con un patrimonio netto di 1,76 miliardi e un patrimonio soprattutto immobiliare che vale circa 2 miliardi. Nessuno squilibrio finanziario per la città. Che invece può vantare su una liquidità crescente: a fine 2011 la cassa era a oltre 140 milioni cresciuta di 60 milioni dal 2010. Piuttosto è vero che Renzi paga caro i suoi debiti di finanziamento. Su quei 550 milioni di debiti gli interessi pagati sono quasi 25 milioni circa il 4,9%. Con i tassi mai così bassi come negli ultimi anni, Renzi potrebbe rimodulare al ribasso la sua spesa per interessi. E poi un po’ come per molti comuni italiani anche Renzi ha a che fare con i famigerati derivati sul debito.

(continua a leggere sul sito del Sole 24 Ore)