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  • Mercoledì 3 ottobre 2012

I 125 anni dell’International Herald Tribune

Fu fondato a Parigi, cambiò molte volte nome e proprietà fino a diventare il più famoso quotidiano internazionale in inglese: la storia e qualche storica prima pagina

Il 4 ottobre l’International Herald Tribune, il più famoso (ma un caso più unico che raro) quotidiano internazionale in lingua inglese, compirà 125 anni. Al momento viene stampato in 38 luoghi diversi, è diffuso in più di cento paesi e conta una redazione a Parigi e una a Hong Kong. Oltre a contenuti originali, il quotidiano pubblica anche molti degli articoli pubblicati sul New York Times, la cui società è proprietaria anche dello Herald, tanto che da anni viene spesso definito semplicemente come la versione internazionale del New York Times (il suo sito Internet, per esempio, è la versione “global” del sito del New York Times).

L’International Herald Tribune venne fondato a Parigi il 4 ottobre 1887 con il nome di Paris Herald da James Gordon Bennett Jr., figlio di Bennett Sr, che aveva fondato il New York Herald nel 1835. Il Paris Herald era l’edizione europea del New York Herald ed era destinato agli americani che si erano trasferiti in Europa e che volevano tenersi aggiornati con quello che succedeva nel loro paese, dai prezzi delle merci ai risultati delle partite di baseball. Bennett favorì la crescita del quotidiano con continue innovazioni, come l’uso del telegrafo per comunicare quasi istantaneamente le notizie da una costa all’altra dell’Atlantico. Così se nel 1865 la notizia dell’assassinio del presidente americano Abraham Lincoln impiegò due settimane ad arrivare in Europa, due decenni dopo gli americani all’estero potevano leggere le notizie di casa loro il mattino dopo. Bennett investì anche per migliorare le modalità di consegna: inizialmente il giornale era portato negli hotel usando cavalli e carrozze, successivamente vennero utilizzate le macchine e nel 1928 fu il primo quotidiano a essere trasportato sugli aerei da Parigi a Londra per essere distribuito.

Dopo la morte di Bennett, nel 1919, il quotidiano venne venduto: da allora cambiò più volte proprietà e venne fuso con altri giornali, fino a quando nel 1967 venne acquistato congiuntamente dal New York Times e dal Washington Post. Nel frattempo il New York Herald Tribune aveva chiuso e il Paris Herald assunse il nome definitivo di International Herald Tribune. Dal 2003 è stato acquistato interamente dalla società che gestisce il New York Times.

Lo Herald Tribune è considerato una sorta di avanguardia nella comunicazione globale, e nel tempo è diventato punto di riferimento per gli americani lontani da casa ma anche per molti stranieri in giro per il mondo. Bennett è considerato da molti un precursore che intuì che l’inglese poteva essere la lingua usata in tutto il mondo e che le stesse notizie legate al mondo degli affari, dell’attualità e della cultura potevano interessare a un vasto pubblico diffuso in tutto il mondo.

L’edizione online del New York Times ha inaugurato una sezione per celebrare il quotidiano a 125 anni dalla fondazione: oltre a pubblicare vecchie foto, prime pagine e aneddoti, ha invitato i lettori a raccontare le loro storie legate al giornale, che verranno selezionate e pubblicate dalla redazione durante tutto ottobre. Ogni giorno l’International Herald Tribune diffonde circa 230.000 copie, più o meno la metà di questa in Europa e il 41 per cento in Asia.