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  • Giovedì 9 agosto 2012

Come funziona la ginnastica ritmica

È molto diversa dalla ginnastica artistica e i cerchi si chiamano cerchi, non "hula hoop": le gare cominciano oggi

Russia's Evgeniya Kanaeva competes in the individual all-around qualification of the rhythmic gymnastics at the Beijing 2008 Olympic Games in Beijing on August 22, 2008. AFP PHOTO / FRANCK FIFE (Photo credit should read FRANCK FIFE/AFP/Getty Images)
Russia's Evgeniya Kanaeva competes in the individual all-around qualification of the rhythmic gymnastics at the Beijing 2008 Olympic Games in Beijing on August 22, 2008. AFP PHOTO / FRANCK FIFE (Photo credit should read FRANCK FIFE/AFP/Getty Images)

Oggi a Londra cominciano le gare di ginnastica ritmica, disciplina olimpica dal 1984 e soltanto femminile (anche se negli ultimi tempi in alcuni paesi, come la Spagna, viene praticata anche dagli uomini) che si distingue dalla ginnastica artistica innanzitutto per un elemento fondamentale: ogni prova ha sempre un accompagnamento musicale, mentre nell’artistica accade solo col corpo libero.

Alle Olimpiadi ci sono due competizioni di ginnastica ritmica: individuale e di squadra. Nelle gare individuali, ogni ginnasta deve esibirsi con quattro attrezzi: cerchio, palla, clavette e nastro. Ogni esibizione assegna un punteggio, la somma dei punteggi forma la classifica definitiva. Un piccolo attrezzo resta escluso a rotazione dalle gare olimpiche e quest’anno tocca alla fune. L’unica ginnasta italiana in gara nella competizione individuale è Julieta Cantaluppi, che ha vinto sette volte il titolo di campionessa nazionale ed è figlia dell’ex campionessa bulgara Kristina Ghiurova, che la allena.

Ai due angoli della pedana sono sedute le giudici di linea, che penalizzano le ginnaste nel caso superino la linea rossa che delimita il terreno di gara. Il punteggio finale, che nei Giochi olimpici può arrivare fino a 30, è dato dalla giuria ed è il risultato di tre diversi punteggi, cosiddetti “parziali”, che per ogni esercizio valutano: esecuzione, difficoltà e valore artistico. Nell’esecuzione vengono penalizzate, per esempio, le cadute dell’attrezzo o le perdite d’equilibrio della ginnasta. Ogni elemento corporeo eseguito dalla ginnasta – giri, salti, equilibiri e souplesse, elementi di scioltezza – ha un valore codificato: il punteggio delle difficoltà è la somma degli elementi eseguiti correttamente. Nel valore artistico si giudicano l’originalità, la bellezza e l’armonia dell’esercizio.

Nella competizione a squadre gareggiano cinque ginnaste che si esibiscono contemporaneamente. Ogni quattro anni la combinazione dei piccoli attrezzi cambia. Alle Olimpiadi di Londra le ginnaste gareggiano con due esercizi, uno con le cinque palle e un altro con tre cerchi e due nastri. Anche in questo caso per la classifica conta la somma dei due punteggi. La squadra italiana ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene nel 2004 e nel 2008 a Pechino si è classificata quarta, con molte polemiche sui punteggi di Cina, Russia e Bielorussia. Il presidente della Federazione Ginnastica d’Italia Riccardo Agabio al termine della gara dichiarò: «Il podio era stato deciso mesi fa. Al presidente della Federazione internazionale, Bruno Grandi, dico chiaramente che bisogna trovare una soluzione per tutto questo, altrimenti sarà un fallimento».

Foto:Franck Fife/Getty Images