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  • Mercoledì 8 agosto 2012

Jared Loughner si è dichiarato colpevole della strage di Tucson

Il ragazzo che uccise 6 persone e ferì alla testa la deputata Giffords eviterà così la pena di morte

CORRECTS SPELLING OF GABRIELLE Attorney Judy Clark, left, and defendant Jared Loughner sit before the judge in federal court Tuesday, Aug. 7, 2012 in Tucson, Ariz. as shown in this artists' rendering. Suspected shooter Jared Loughner, who is charged with shooting U.S. Rep. Gabrielle Giffords, D-Ariz., and 18 others, entering a plea deal that keeps Loughner in prison for the rest of his life, in Tucscon, Ariz. (AP Photo/Bill Robles)
CORRECTS SPELLING OF GABRIELLE Attorney Judy Clark, left, and defendant Jared Loughner sit before the judge in federal court Tuesday, Aug. 7, 2012 in Tucson, Ariz. as shown in this artists' rendering. Suspected shooter Jared Loughner, who is charged with shooting U.S. Rep. Gabrielle Giffords, D-Ariz., and 18 others, entering a plea deal that keeps Loughner in prison for the rest of his life, in Tucscon, Ariz. (AP Photo/Bill Robles)

Jared Lee Loughner, 23 anni, ha ammesso di avere ucciso sei persone e averne ferite tredici nella sparatoria di Tucson, nello stato dell’Arizona negli Stati Uniti, l’8 gennaio 2011 durante un comizio di Gabrielle Giffords, ex membro della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti. L’ex deputata era l’obiettivo principale dell’attentato di Loughner, che ieri durante un’udienza del processo a suo carico ha deciso di dichiarare la sua colpevolezza evitando così la pena di morte.

«Mi dichiaro colpevole» ha detto, guardando dritto davanti a sé e ripetendolo per 19 volte. Non ci sarà nessuna possibilità d’appello, ha spiegato il giudice Larry Burns: «Loughner ha compreso le conseguenze delle sue azioni». Inizialmente il giudice aveva definito Loughner «mentalmente incapace di sostenere un processo». Ma le cure contro la schizofrenia lo hanno reso in grado di capire la gravità delle accuse a suo carico. Loughner riceverà probabilmente una condanna all’ergastolo, senza possibilità di accedere alla libertà vigilata.

Durante l’udienza Christina Pietz, la psicologa che ha curato Loughner in un ospedale di Springfield nel Missouri, ha raccontato come si sono evoluti i suoi sentimenti: dal rimpianto per non aver ucciso il deputato Giffords, verso cui provava un grande rancore, al rimorso per aver ferito lei e aver ucciso le altre persone. Il giudice ha chiesto a Loughner se avesse ricevuto pressioni per dichiararsi colpevole e lui ha detto di no. Le accuse penali nei suoi confronti erano 49, ma la maggior parte sono state ritirate come parte del patteggiamento. La condanna formale arriverà il 15 novembre.

Foto: AP Photo/Bill Robles