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  • Giovedì 2 agosto 2012

Pubblico di Londra

Belle immagini di quelli che stanno intorno alle Olimpiadi, e se le godono

Spectators wear 3d glasses during the opening ceremony of the London 2012 Olympic Games on July 27, 2012 at the Olympic stadium in London. AFP PHOTO / LEON NEAL (Photo credit should read LEON NEAL/AFP/GettyImages)
Spectators wear 3d glasses during the opening ceremony of the London 2012 Olympic Games on July 27, 2012 at the Olympic stadium in London. AFP PHOTO / LEON NEAL (Photo credit should read LEON NEAL/AFP/GettyImages)

Per chi si fanno le Olimpiadi, ve lo siete chiesto? Per gli atleti, che competano, stabiliscano chi è più forte, diano un senso ai loro talenti, o per noi che li guardiamo e ne godiamo? Per quelle élite di superumani o per noi popolo di osservatori? È un rapporto simile a quello che c’è tra gli autori dei libri e i loro lettori, forse: e l’impresa sportiva una specie di opera letteraria. Una storia, infine. Che nel caso di chi assiste alle gare, a Londra – per noi davanti alle tv è già diversa – è raccontata senza narratori, così come avviene, e quindi anche quel pubblico diventa parte della storia. E in molti casi, gli atleti sono lì a guardarli, quegli spettatori, quei tifosi, i loro fans, i fans degli avversari: a gettargli anche mazzi di fiori, come Phelps.

Siamo tutti pubblico di qualcun altro.