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  • Venerdì 27 luglio 2012

Continuano le alluvioni in Cina

Il numero delle persone morte a Pechino a causa delle piogge è salito a 77, mentre altre zone del paese sono sott'acqua: le foto

This picture taken on July 26, 2012 shows rescuers piling sandbags along a riverbank to prevent another flooding in the worst-hit area of Fangshan, on Beijing's mountainous southwestern outskirts, as distraught residents reported cars being swept away and said many people were still missing. The death toll from the worst rains to hit Beijing in more than 60 years has risen to 77, China's official Xinhua news agency said, more than doubling previous figures. CHINA OUT AFP PHOTO (Photo credit should read STR/AFP/GettyImages)
This picture taken on July 26, 2012 shows rescuers piling sandbags along a riverbank to prevent another flooding in the worst-hit area of Fangshan, on Beijing's mountainous southwestern outskirts, as distraught residents reported cars being swept away and said many people were still missing. The death toll from the worst rains to hit Beijing in more than 60 years has risen to 77, China's official Xinhua news agency said, more than doubling previous figures. CHINA OUT AFP PHOTO (Photo credit should read STR/AFP/GettyImages)

Le autorità cinesi hanno aggiornato la stima ufficiale delle persone morte a causa delle piogge e delle alluvioni che hanno danneggiato Pechino la scorsa settimana: il numero è quasi raddoppiato, da 37 a 77 morti. Per ora sono state identificate 66 persone, di queste cinque facevano parte delle squadre di soccorso. La zona più colpita è il distretto di Fangshan, nel sud-ovest della capitale, dove sono stati trovati i corpi di 38 persone. Mercoledì il capo del distretto ha chiesto pubblicamente scusa agli 800 mila abitanti per i problemi con le operazioni di soccorso, mentre 65 mila sono stati trasferiti da Fangshan ai centri di accoglienza sulle colline.

(Le foto di Pechino sommersa dalle piogge peggiori degli ultimi 60 anni)

Secondo il governo il danno provocato dalle piogge – le più intense degli ultimi 60 anni – è di circa 1,3 miliardi di euro. Le alluvioni hanno danneggiato 50 ponti e circa 750 chilometri di strade, hanno causato la morte di 170mila animali da fattoria e allagato cinquemila ettari di terra destinata all’agricoltura e all’allevamento. Le case che hanno riportato danni sono 66mila e più di ottomila abitazioni sono state già demolite. Nel frattempo l’opinione pubblica – come si legge sui siti di micro-blogging cinesi – ha criticato la gestione della crisi da parte del governo, che non avrebbe avvertito in tempo la popolazione del rischio delle alluvioni.

Il governo è stato anche criticato per non aver rinnovato il sistema fognario e di drenaggio dell’acqua, nonostante ogni anno la città venga allagata durante la stagione delle piogge. Mercoledì il sindaco e il vice-sindaco di Pechino si sono dimessi, anche se ufficialmente il gesto non è collegato alla gestione dell’emergenza. Alcuni esperti di politica cinese sostengono che si tratti di un normale rimpasto ai vertici di potere, previsto per questo periodo. I commenti sulla notizia pubblicati dagli utenti sui siti di microblogging cinesi sono stati resi inaccessibili dal governo.

(Le nuove foto di Pechino allagata)

Pechino non è l’unica zona della Cina danneggiata dalle piogge. Giovedì un forte temporale ha allagato la città settentrionale di Tianjin, la quarta metropoli del paese per numero di abitanti: molti voli sono stati cancellati o ritardati, ci sono stati problemi al traffico e le persone in città camminavano con l’acqua fino alle ginocchia. Negli ultimi giorni 15 persone sono morte a causa dei temporali nella provincia di Hebei, 6 sono state travolte da una frana causata dalla pioggia nello Sichuan mentre i diluvi hanno ucciso 8 persone nella provincia di Shaanxi e 6 in quella di Yunnan.