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  • Martedì 19 giugno 2012

Le ultime sul caso Tymoshenko

L'ex premier ucraina è ancora ricoverata in un ospedale di Charkiv e ora rischia un'altra condanna

foto: AP/dapd/ Nigel Treblin
foto: AP/dapd/ Nigel Treblin

Dopo le proteste internazionali e le minacce di boicottaggio degli Europei di calcio in Ucraina e Polonia prima del loro inizio nel mese di giugno, oggi si parla molto poco di Yulia Tymoshenko, l’ex premier ucraina già condannata per abuso di potere e attualmente sotto processo per evasione fiscale. Da settimane, Tymoshenko è detenuta in un ospedale di Charkiv, nel nord-est del paese, a causa delle sue cattive condizioni di salute.

Secondo quanto ha detto sua figlia Eugenia in un’intervista pubblicata ieri dal Guardian, Tymoshenko starebbe “leggermente meglio” rispetto al mese scorso quando aveva appena terminato uno sciopero della fame di 21 giorni per protesta contro le autorità ucraine. Disse di esser stata picchiata da alcune guardie carcerarie. Tuttavia, Yulia Tymoshenko, secondo il racconto di Eugenia, starebbe ancora molto male a causa di un mal di schiena molto forte, tanto che da settimane non riuscirebbe a muoversi in maniera autonoma. Per curare questi problemi, Tymoshenko ha chiesto più volte negli ultimi tempi, ma senza successo, di esser trasferita in una clinica specialistica di Berlino.

Tymoshenko rischia inoltre un altro processo e, stando alle parole dell’accusa, probabilmente un’altra condanna. Ieri Renat Kuzmin, il viceprocuratore generale, ha rilasciato al quotidiano Kommersant dichiarazioni piuttosto inquietanti. Kusmin ha ribadito che Tymoshenko sarebbe la mandante dell’omicidio di un parlamentare e uomo di affari ucraino, Yevhen Shcherban, ucciso nel 1996 insieme con la moglie all’aeroporto di Donetsk probabilmente per questioni legate al business dell’industria del gas naturale ucraino. Kusmin ha aggiunto che solo le attuali condizioni di salute di Tymoshenko hanno bloccato la sua incriminazione.

Secondo Kusmin ci sarebbero le prove schiaccianti di pagamenti ai killer di Shcherban da parte di compagnie allora controllate da Tymoshenko e da un altro ex premier ucraino, Pavlo Lazarenko, attualmente in carcere negli Stati Uniti per vari reati, tra cui truffa ed estorsione. Sempre per Kusmin la banda che ha ucciso Shcherban era guidata da Lazarenko che avrebbe fatto un favore a Tymoshenko.

A conferma di quello che sostengono alcuni analisti, e cioè che il processo a Tymoshenko sarebbe politicamente motivato, la settimana scorsa il presidente ucraino e suo grande nemico Viktor Yanukovych ha detto all’agenzia Bloomberg di essere sicuro che Tymoshenko abbia pianificato l’omicidio di Shcherban insieme con altre persone: “Non è un segreto, è tutto chiaro”. Questo, nonostante Tymoshenko sinora non sia stata nemmeno formalmente incriminata. Un suo avvocato ha detto che querelerà il presidente Yanukovych per le sue illazioni.

foto: AP/dapd/ Nigel Treblin