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  • Lunedì 30 aprile 2012

Il boicottaggio per Yulia Tymoshenko

Sempre più politici tedeschi vogliono disertare gli europei di calcio in Ucraina se prima non verrà rilasciata l'ex premier, che è in sciopero della fame

AP/Sergei Chuzavkov
AP/Sergei Chuzavkov

A poche settimane dall’inizio dei campionati europei di calcio, che quest’anno si terranno in Polonia e Ucraina, sono sempre più insistenti le pressioni sul governo ucraino per via della detenzione dell’ex premier Yulia Tymoshenko, già condannata per abuso di potere e attualmente sotto processo per evasione fiscale. Le condizioni di salute di Tymoshenko, che la settimana scorsa ha iniziato uno sciopero della fame contro quella che lei ritiene una sentenza politica, sarebbero piuttosto gravi. In un’intervista al quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung, la figlia di Tymoshenko ha chiesto ai politici tedeschi di «fare presto» e «salvare» sua madre prima che sia troppo tardi. Gli avvocati della famiglia nei giorni scorsi hanno diffuso alcune foto che mostrano l’ex premier e alcuni lividi sul suo corpo: Tymoshenko sostiene di essere stata anche strattonata e picchiata.

La Germania è il paese che finora più ha protestato contro l’Ucraina, perché da tempo chiede il trasferimento di Tymoshenko in una clinica di Berlino per curare i suoi gravi problemi alla schiena. Le autorità ucraine si sono opposte, in quanto Tymoshenko otterrebbe così un trattamento di favore rispetto alle altre detenute, ma hanno permesso il ricovero di Tymoshenko in una clinica di Charkiv. La risposta della Germania, che dice che Tymoshenko ha bisogno di cure specifiche che non sono previste in Ucraina, non si è fatta attendere. Qualche giorno fa persino il nuovo presidente tedesco Joachim Gauck ha disertato un summit dei presidenti dell’Europa centrale a Kiev, al quale era stato invitato dal presidente ucraino Viktor Yanukovich, il grande avversario politico di Tymoshenko.

Nelle ultime ore, però, la protesta in Germania è cresciuta e si parla con una certa insistenza di un boicottaggio degli Europei di calcio, almeno da parte delle autorità. Secondo un retroscena del sito del settimanale Spiegel, non smentito, Merkel starebbe pensando di non andare in Ucraina a seguire la nazionale tedesca e di imporre lo stesso ai suoi ministri. Altri importanti politici tedeschi hanno dichiarato pubblicamente le proprie intenzioni. Il ministro degli Interni Hans-Peter Friedrich ha detto che seguirà la squadra in Ucraina solo se gli verrà concesso di far visita a Tymoshenko.

Il ministro dell’Ambiente Norbert Röttgen ha detto al tabloid Bild che le visite ufficiali di ministri tedeschi nella “dittatura” ucraina sono totalmente escluse nel prossimo futuro. Il ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle si è detto “sconvolto” e “molto preoccupato” dal comportamento dell’Ucraina. Gudrun Kopp, viceministro dello Sviluppo, ha addirittura proposto di spostare le partite degli Europei previste in Ucraina in un terzo paese. Il leader del partito socialdemocratico tedesco SPD, Sigmar Gabriel, ha parlato apertamente alla Bild di boicottaggio politico dell’Ucraina. E importanti dirigenti delle due squadre principali di calcio tedesche, Bayern Monaco e Borussia Dortmund, hanno detto che anche alcuni loro calciatori sarebbero liberi di boicottare gli Europei, qualora volessero farlo.

Curiosamente, nonostante gli Europei siano organizzati da Polonia e Ucraina, tutte e tre le partite della Germania nel girone iniziale del torneo sono previste in Ucraina. La finale, inoltre, si giocherà nella capitale ucraina Kiev il primo luglio 2012.

foto: AP/Sergei Chuzavkov