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  • Domenica 17 giugno 2012

Chi era Gola Profonda

È stato per 33 anni il più dibattuto mistero della politica americana, poi Mark Felt ha confessato

W. Mark Felt, left, answers questions for reporters outside District Court in Washington, Monday, Dec. 15, 1980. Felt and Edward S. Miller, right, were fined a total of $8,500 for approving illegal break-ins during a search for radicals. (AP Photo/Schwarz)
W. Mark Felt, left, answers questions for reporters outside District Court in Washington, Monday, Dec. 15, 1980. Felt and Edward S. Miller, right, were fined a total of $8,500 for approving illegal break-ins during a search for radicals. (AP Photo/Schwarz)

Lo pseudonimo “Gola Profonda” è usato dal giornalista del Washington Post Bob Woodward – nel libro “All the president’s men” – per indicare il suo informatore all’interno delle istituzioni americane che lo aiutò nell’inchiesta sullo scandalo Watergate, che avrebbe portato alle dimissioni del presidente degli Stati Uniti Richard Nixon: la scelta conteneva un certo spirito, visto che associava la disponibilità a raccontare segreti importanti da parte dell’informatore al titolo di un film porno uscito proprio nel 1972 quando il caso ebbe avvio, e che sarebbe poi divenuto celebre.

L’identità dell’informatore – che è stato reso famoso in tutto il mondo dall’interpretazione di Hal Holbrook nel film Tutti gli uomini del presidente, dove appare nell’ombra di parcheggi sotterranei e oscuri appuntamenti – è stata mantenuta segreta, tra molte speculazioni e curiosità, fino al 2005: quando Mark Felt, ex vicedirettore dell’FBI, rivelò che si trattava di se stesso, che al tempo dei fatti aveva 59 anni (Felt è morto nel 2008 a 95 anni). Woodward aveva conosciuto Felt qualche anno prima e lo aveva usato già in diverse occasioni come fonte anonima. Su di lui c’erano stati sospetti fin dal 1972, e anche alla Casa Bianca si pensava che parlasse con i giornalisti, ma non c’erano mai state conferme sulla sua identità come “Gola profonda” e lui aveva sempre negato. Alcuni atti giudiziari che lo identificavano fin dal 1976 erano rimasti segreti.

In realtà, raccontò Woodward, a scegliere lo pseudonimo fu il suo direttore al Washington Post Howard Simons, a partire dalla formula giornalistica “deep background” usata per indicare delle fonti anonime vicine ai fatti, e dal film porno appena uscito. Prima di allora, Woodward indicava la sua fonte ai colleghi con la formula “My friend” (il mio amico).

Il 31 maggio 2005 il sito di Vanity Fair pubblicò un testo scritto dall’avvocato di Felt, in cui Felt stesso dichiarava “Sono quello che chiamavano Gola Profonda”. L’identità fu confermata da Woodward e dal suo collega Carl Bernstein.
La scelta di Felt al tempo del Watergate è stata molto discussa e analizzata, e accanto ai motivi più nobili raccontati nel libro e nel film sono considerati di sostanzioso rilievo l’insoddisfazione di Felt rispetto alle nomine nell’FBI e una guerra interna alle istituzioni americane. Molti sostengono che l’FBI “usò” il Washington Post per ottenere la caduta di Nixon.
Felt fu condannato nel 1980 per alcuni abusi compiuti dall’FBI nelle indagini contro il gruppo radicale di sinistra dei “Weathermen”, e fu poi graziato dal presidente Ronald Reagan.

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