Le novità sulle indagini di Brindisi

Gli inquirenti hanno trovato il luogo in cui il presunto attentatore avrebbe sperimentato le bombe

Sulla strada tra Copertino e Leverano (Lecce) gli investigatori avrebbero trovato il punto in cui Giovanni Vantaggiato, l’uomo indagato per l’attentato che il 19 maggio ha ucciso Melissa Bassi e ferito altre sette ragazze, sperimentò i propri ordigni esplosivi.

Gli investigatori che indagano sull’attentato di Brindisi hanno trovato tre bombole con innesco in una stradina di campagna a Leverano (Lecce). Sarebbe la stessa stradina indicata dal presunto autoree reo confesso dell’attentato, Giovanni Vantaggiato, nel quale egli avrebbe fatto le prove dell’esplosione.

Il sopralluogo. Le tre bombele sono state trovate sulla strada tra Copertino e Leverano durante un sopralluogo di poliziotti, carabinieri, artificieri e magistrati inquirenti. Secondo indiscrezioni, nella zona sarebbero ancora visibili i segni di alcuni scoppi, forse provocati dalle prove di esplosione di cui aveva parlato Vantaggiato nell’interrogatorio dinanzi al gip sabato scorso. In quella circostanza l’imprenditore aveva dichiarato di aver iniziato a preparare l’attentato poco prima di Natale 2011, sperimentando se il meccanismo di innesco, preparato artigianalmente, avrebbe potuto realmente funzionare.

La testimonianza di Vantaggiato. L’uomo, reo confesso dell’attentato a Brindisi, negli interrogatori ha spiegato con lucidità i preparativi iniziati mesi prima del folle gesto. Vantaggiato aveva parlato anche degli esperimenti in campagna per valutare la potenza dell’esplosivo, dei telecomandi testati e dei vari sopralluoghi a Brindisi per scegliere con cura l’obiettivo e probabilmente almeno una persona che lo ha aiutato.

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