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  • Domenica 13 maggio 2012

Il ritorno a Puerta del Sol

Le foto della manifestazione di ieri a Madrid, a un anno dall'inizio dell'occupazione della piazza: c'erano almeno 30mila persone

(PEDRO ARMESTRE/AFP/GettyImages)
(PEDRO ARMESTRE/AFP/GettyImages)

Ieri a Madrid, in Spagna, almeno 30mila persone sono tornate a manifestare a Puerta del Sol, a un anno esatto dall’inizio dell’occupazione della piazza per protesta contro la politica spagnola, l’altissima disoccupazione giovanile nel paese (oggi al 50 per cento) e la gestione della crisi economica. Gli organizzatori della manifestazione hanno voluto così dimostrare che il movimento 15-M (ossia 15 maggio, anche se l’anno scorso le prime manifestazioni cominciarono il 12) è ancora vivo. Dopo molte settimane di protesta e occupazione della piazza, Puerta del Sol era stata definitivamente sgomberata lo scorso agosto.

Per ragioni di sicurezza, a Madrid ieri c’erano duemila agenti in assetto antisommossa. Nonostante il permesso per rimanere a Puerta del Sol fosse stato accordato fino alle 24, i manifestanti hanno occupato la piazza fino alle prime ore del mattino di domenica, quando ci sono stati piccoli scontri con la polizia che, seppur a fatica, ha sgomberato la piazza. Almeno 18 persone sarebbero state fermate dalla polizia di Madrid, mentre due agenti sarebbero rimasti feriti.

Ieri manifestazioni dei cosiddetti indignados sono state organizzate anche in altre città della Spagna. A Barcellona almeno 45mila persone hanno occupato Plaza de Cataluña, gridando slogan contro i politici. Circa 10mila persone sono scese in strada anche a Valencia, mentre ci sono state manifestazioni più piccole ad Alicante, Siviglia, Malaga, Vallalolid e Córdoba. Anche qui le proteste sono state per la gran parte pacifiche e sono terminate durante le prime ore del mattino.

Ieri, tuttavia, ci sono state altre proteste in varie parti del mondo, in gran parte organizzate dai movimenti “Occupy” dei diversi paesi. A Londra centinaia di manifestanti si sono riuniti davanti alla cattedrale di St. Paul, altro luogo già occupato dai manifestanti britannici per diverse settimane e sgomberato lo scorso febbraio, dove ieri sono state arrestate almeno 11 persone. Altre manifestazioni più piccole sono state organizzate a Lisbona, in Portogallo, e a Francoforte, in Germania, mentre a Tel Aviv e Gerusalemme migliaia di persone hanno marciato per protestare contro l’aumento del costo della vita.

foto: PEDRO ARMESTRE/AFP/GettyImages