Le foto ricordo di Berlusconi e Bossi

In soli cinque mesi qualcosa è cambiato, almeno in superficie: le foto ricordo dei due uomini che hanno fatto il centrodestra (e l'Italia) degli ultimi vent'anni

** FILE ** Italian premier Silvio Berlusconi, right, and Umberto Bossi, leader of the Northern League, check time in this April 28, 2000 file photo. Berlusconi and Bossi are reportedly having a meeting in the clinic in Brissago, Switzerland, where Bossi is hospitalized, Tuesday, Nov. 16, 2004 . (AP Photo/Carlo Vitello/Agi)
** FILE ** Italian premier Silvio Berlusconi, right, and Umberto Bossi, leader of the Northern League, check time in this April 28, 2000 file photo. Berlusconi and Bossi are reportedly having a meeting in the clinic in Brissago, Switzerland, where Bossi is hospitalized, Tuesday, Nov. 16, 2004 . (AP Photo/Carlo Vitello/Agi)

In meno di cinque mesi si sono dimessi i due leader dei più importanti partiti del centrodestra italiano, i due che avevano legato di più alla propria persona e presenza le fortune dei rispettivi partiti e i due che più rappresentavano la politica italiana degli ultimi vent’anni. Uno era segretario, e ieri ha lasciato per la onorevole carica di presidente, l’altro era già presidente e dimettendosi da capo del governo ha sancito una sua inevitabile perdita di centralità. Oggi molti commenti usano ancora la ripetuta formula della “fine della Seconda Repubblica” (e vedrete che tornerà buona ancora), ma bisogna mettere in conto che invece l’eredità di questo periodo sopravviva ancora nella politica. Quello che invece percepiremo, e già percepiamo, è una sensibile assenza quotidiana nell’immagine della politica. Queste due persone sono state presentissime, in parole, azioni, immagini, in tutta la comunicazione pubblica della politica per quasi vent’anni: e ora, comunque vada, “si fanno da parte” non in senso metaforico come si intende spesso, ma di fatto. Spariscono dal primo piano, assieme alla centralità dei due, il loro rapporto, le loro tensioni, le polemiche, le intese e i gesti affettuosi, e una storia di immagini buona sia per i rotocalchi che per i libri di storia.