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  • Giovedì 5 aprile 2012

Le foto degli scontri ad Atene

Il suicidio di un pensionato nella piazza davanti al Parlamento greco ha provocato stanotte manifestazioni e scontri violenti con la polizia

Durante la notte appena trascorsa, ad Atene ci sono stati violenti scontri tra manifestanti e polizia in seguito al suicidio di un pensionato avvenuto ieri. L’uomo aveva 77 anni e si è tolto la vita nella centrale piazza Syntagma, uno dei luoghi più famosi e affollati della città su cui si affacciano il Parlamento e la tomba del milite ignoto. Prima di uccidersi, il pensionato ha lasciato un biglietto dove accusava il governo di avergli tagliato nuovamente la pensione, rendendola praticamente inesistente. Nelle ore successive al suicidio, decine di persone hanno portato fiori nel punto dove è morto l’uomo, per rendergli omaggio e per protestare contro le nuove misure di austerità del governo.

Verso sera, centinaia di persone si sono raccolte nella piazza, stazionando davanti al palazzo del Parlamento e replicando una scena vista molte altre volte negli ultimi mesi. Alcuni manifestanti violenti hanno lanciato oggetti e bottiglie incendiarie verso la polizia, che ha reagito per disperdere la folla e sedare la protesta. Gli agenti hanno risposto con il lancio di gas lacrimogeni e con alcune cariche e la situazione è rimasta molto tesa per diverse ore della notte.

L’uomo che si è ucciso non è stato ancora identificato ufficialmente delle autorità, ma BBC segnala che diversi media greci hanno diffuso comunque il suo nome. Si dovrebbe trattare di Dimitris Christoulas, un farmacista in pensione da diversi anni dopo la vendita della sua farmacia, avvenuta nel 1994. L’uomo era sposato e aveva una figlia. Si è ucciso ieri mattina, mercoledì 4 aprile, lasciando un messaggio in cui spiegava che “il governo ha annichilito qualsiasi mia possibilità di sopravvivenza, che era basata su una pensione dignitosa che ho pagato per 35 anni senza alcun aiuto dallo Stato”. La nota si concludeva con una spiegazione per il gesto estremo: “Considerato che la mia avanzata età non mi consente di reagire con dinamicità… non vedo altra soluzione che quella di porre fine alla mia vita, così non mi ritroverò a cercare qualcosa nell’immondizia per sopravvivere”.

I principali esponenti politici hanno espresso preoccupazione e rammarico per il suicidio di Christoulas, e hanno condannato le violenze delle ultime ore ad Atene. Sono consapevoli dell’esasperazione della popolazione, che deve fare i conti con misure di austerità molto incisive necessarie per vincere la crisi economica e dare un futuro al paese. Da quando sono entrate in vigore, le nuove politiche hanno portato tra le altre cose al taglio di migliaia di impieghi nel settore pubblico, all’aumento di diverse imposte e a considerevoli riduzioni per stipendi, pensioni e sussidi. Solo nello scorso anno, ad Atene il numero di suicidi è aumentato del 25 per cento. Tra il 2009 e il 2010 in tutto il paese i suicidi sono aumentati del 18 per cento.

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