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  • Mercoledì 4 aprile 2012

Dieci morti in un attentato a Mogadiscio

Un'esplosione al teatro nazionale ha ucciso anche un ministro, il presidente del Comitato olimpico nazionale e quello della federazione calcistica

Un’esplosione al teatro nazionale di Mogadiscio, riaperto da circa due settimane, ha ucciso almeno dieci persone e ha causato molti feriti. Tra i morti, secondo il segretario della federazione calcistica somala Shafici Mohyadin, ci sono anche il presidente del Comitato olimpico somalo, Aden Hagi Yeberow, e il presidente della federazione calcistica. Anche il ministro per la pianificazione del fragile governo somalo, sostenuto dalle Nazioni Unite e dall’Unione Africana (che ha una forte presenza militare in alcune parti del paese) sarebbe stato ucciso.

Secondo le prime ricostruzioni, l’esplosione sarebbe stata causata da un’attentatrice suicida. La cerimonia di oggi era in occasione del primo anniversario della ripresa delle trasmissioni dell’emittente televisiva nazionale.

L’edificio del Teatro Nazionale, come è chiamato sulla facciata in inglese, arabo e italiano, è senza il tetto, crollato a causa dei combattimenti nella capitale, e porta visibilmente i segni della guerra civile in tutta la struttura. Era stato riaperto in una cerimonia ufficiale, trasmessa dalla TV di stato, lo scorso 19 marzo. In quell’occasione, il presidente somalo Sheikh Sharif Sheikh aveva detto davanti a diversi ministri e ai molti civili presenti che il teatro sarebbe stato ricostruito con i fondi degli aiuti internazionali. La capitale è tuttora obiettivo di attacchi da parte della milizia islamica estremista al-Shabab, anche se lo scorso anno i militari dell’Unione Africana l’hanno respinta da gran parte della città, e il territorio sotto l’effettivo controllo del governo ufficiale somalo è esteso poco oltre i confini di Mogadiscio.

foto: la cerimonia di riapertura del Teatro Nazionale, 19 marzo 2012, Mogadiscio, Somalia.
STRINGER/AFP/Getty Images