Qual è la lingua migliore per Twitter?

L'Economist ha pubblicato un grafico che mostra le lingue "più sintetiche" del mondo: l'italiano è tra quelle che usano più caratteri, il cinese le batte tutte

(Dan Kitwood/Getty Images)
(Dan Kitwood/Getty Images)

L’Economist ha pubblicato un grafico in cui mette a confronto il numero di caratteri con cui diverse lingue esprimono lo stesso concetto: per farlo ha confrontato il numero di caratteri con cui viene tradotto un testo in inglese di mille caratteri, spazi inclusi. Come si vede chiaramente, le lingue meno dispendiose sono il cinese e l’arabo che, rispetto all’inglese, risparmiano rispettivamente il 69 per cento e il 14 per cento di spazio per scrivere lo stesso testo. L’inglese dimostra di essere in buona posizione anche grazie alla sua grande varietà lessicale, che permette ai suoi parlanti di riassumere concetti piuttosto elaborati in poche parole. Più “dispendiose” dell’inglese, tra le principali lingue del mondo, sono l’urdu, il russo e l’indonesiano. Il tedesco, nonostante la sua complessità lessicale e morfologica, in realtà non si attesta tra le lingue più prolisse e occupa “solo” il 28 per cento di spazio in più rispetto a un testo inglese di mille battute. Come si vede dal grafico, invece, ai primi posti ci sono due lingue che discendono dal latino, ossia lo spagnolo, al primo posto con il 39 per cento in più, e l’italiano, al terzo posto con il 30 per cento. Tra loro c’è l’ungherese, una lingua ugro-finnica, con un aumento dei caratteri del 35 per cento.

fonte: Economist

Tutto questo, scrive l’Economist, ha ovviamente un’influenza anche su Twitter, il sito di microblogging la cui caratteristica principale è proprio la brevità essenziale e dove l’inglese, dopo le rivolte arabe degli ultimi mesi, sta perdendo sempre di più influenza ed è parlato “solo” dal 39 per cento dei suoi utenti. In Cina viene utilizzato un altro servizio di microblogging, Sina Weibo, che è autorizzato, con molti controlli e censure, dalle autorità locali. L’Economist dice che grazie alla loro lingua, gran parte dei cinesi non raggiunge mai il limite dei 140 caratteri permessi da Sina Weibo. Anche il coreano è una lingua molto sintetica, anche se spesso i coreani che twittano ometttono alcune sillabe per risparmiare spazio, così come i parlanti di lingue romanze molto verbose come spagnolo e italiano abbreviano molti termini.

Come scrive l’Economist, Twitter, oltre a favorire la maggiore sinteticità delle lingue di oggi, è anche di grande aiuto per quelle con sempre meno parlanti o a rischio di estinzione. Molti parlanti del basco e del gaelico, per esempio, usano Twitter per parlare tra loro. Kevin Scannell, professore alla St Louis University in Missouri (Stati Uniti), ha trovato circa 500 lingue diverse che oggi vengono parlate su Twitter. Tra queste c’è anche il kamilaroi, una particolare lingua degli aborigeni australiani, che oggi viene parlata, sembra, solo da 3 persone. Una di queste tre è su Twitter.

nella foto: Imogen Levy, la responsabile Internet dell’abbazia di Westminster di Londra, mentre twitta
(Dan Kitwood/Getty Images)