E quindi il cioccolato fa dimagrire?

Non proprio, al contrario di quanto sostengono gli articoli più letti sui giornali online di tutto il mondo da qualche giorno a questa parte

Da un paio di giorni circolano molto online i risultati di una ricerca scientifica condotta negli Stati Uniti da Beatrice A. Golomb della Università della California (San Diego) insieme con alcuni colleghi, dove si sostiene che la regolare assunzione di cioccolato aiuta a mantenere il peso forma. Lo studio è stato ripreso da molti giornali in tutto il mondo e online gli articoli che ne parlano sono tra i più letti – per esempio – sul sito della BBC, del Wall Street Journal e del New York Times. Non sono mancati i titoli a effetto in materia e le eccessive semplificazioni, che rischiano di dare un messaggio diverso da quello che avevano in mente Golomb e colleghi quando hanno tratto le conclusioni del loro studio.

La ricerca è stata pubblicata il 26 marzo scorso sulla rivista scientifica Archives of Internal Medicine ed è stata finanziata dai National Institutes of Health, un’agenzia del ministero della Salute e dei Servizi umani degli Stati Uniti. I ricercatori hanno coinvolto 1000 volontari, indagando sul loro stile di vita: hanno chiesto informazioni sulla frequenza con cui fanno attività fisica, sulla quantità di calorie assunte ogni giorno e sulla frequenza con cui mangiano cioccolato. Nella maggior parte dei casi si trattava di persone di mezza età, abituate a fare attività fisica tre volte la settimana e a concedersi un po’ di cioccolato un paio di volte la settimana. Cioccolato di diverso tipo a seconda dei loro gusti: fondente, al latte o bianco.

Dallo studio è emerso che le persone che mangiano con più frequenza cioccolato tendono ad avere un indice di massa corporea (BMI) più basso, nonostante assumano prodotti che contengono grassi e zuccheri. Il BMI è il rapporto tra il peso e l’altezza di una persona e serve per valutare il suo peso forma. Si calcola dividendo il proprio peso in chilogrammi per il quadrato della propria altezza espressa in metri. Se il numero è compreso tra 18,50 e 24,99 si è di peso regolare, valori al di sopra o al di sotto indicano rispettivamente condizioni progressive di sovrappeso o di sottopeso.

In media, spiegano i ricercatori, la differenza rilevata tra mangiatori regolari di cioccolato e persone che non lo assumono è stata di 2,3 – 3,1, per quanto riguarda il BMI. La differenza è considerevole e induce a prendere molto con le molle il risultato dello studio, anche se Golomb e colleghi assicurano di aver fatto i loro calcoli statistici tenendo in considerazione un’ampia serie di variabili come età, genere, consumo di frutta e verdura, quantità di calorie e grassi assunti ed eventuali stati di depressione. Il dato, spiegano nella ricerca, non cambia di molto se si applicano anche solo alcune delle variabili.

La cosa che diversi articoli pubblicati in questi giorni per raccontare la notizia hanno omesso è che i ricercatori non arrivano alla conclusione che più cioccolato si mangia più si resta in forma o si dimagrisce. Ciò che conta, spiega Golomb, è la frequenza con cui viene consumato il cioccolato e non la quantità: «Il fatto non è che mangiare grandi quantità di cioccolato faccia bene; è che ci sono effetti positivi mangiandolo spesso. Se mangi 4,5 chilogrammi di cioccolato al giorno non andrà certo a finire bene».

Negli ultimi anni diverse ricerche scientifiche si sono occupate degli effetti del cioccolato sulla salute. Alcuni studi hanno messo in evidenza che chi lo mangia regolarmente ha una pressione cardiaca più bassa e stabile, cosa che aiuta a ridurre i rischi per il cuore. Altre ricerche si sono concentrate sugli effetti del cioccolato per il colesterolo – sembra aiuti a tenerlo a bada – e altre ancora sul suo effetto nel regolare la produzione di insulina, l’ormone che tra le altre cose regola i livelli di glucosio nel sangue. Questi studi sono accolti con molta cautela dalla comunità scientifica e ricevono spesso dure critiche, perché non è semplice ottenere prove solide e calcolare tutte le variabili possibili.

Golomb e colleghi dicono di non avere ancora capito come il cioccolato, che è una sostanza molto energetica perché ricca di grassi e di solito di zuccheri, possa rendere più probabile il mantenimento del peso forma se assunto con regolarità e in piccole dosi. Un’ipotesi è che gli antiossidanti e gli altri nutrienti del cioccolato diano forti stimoli al nostro metabolismo, facendolo accelerare e portandolo quindi a bruciare un maggior numero di calorie. Ma non c’è ancora nulla di così certo.