Le prove contro il capo della Banca centrale svizzera erano false

L'estratto conto che accusava lui e la moglie sarebbe stato falsificato da un deputato di un partito di estrema destra

Lo scorso 9 gennaio il direttore della Banca Nazionale Svizzera (BNS), Philipp Hildebrand, si è dimesso dal suo incarico. Hildebrand è stato costretto alle dimissioni da una transazione privata in valuta straniera fatta l’estate scorsa da sua moglie, Kashya Hildebrand, ex trader per un fondo americano. La prova dell’operazione era un estratto conto della Banca Sarasin, presso cui la coppia detiene dei conti privati. Hildebrand aveva detto di non aver commesso alcun errore dal punto di vista giuridico, ma non era stato in grado di dimostrare che la moglie non avesse ricevuto informazioni riservate e quindi si era dimesso. Ora salta fuori che quell’estratto conto, la prova contro di lui, era falso. Ne scrive Francesco Tortora sul sito del Corriere.

La prova che ha causato le dimissioni del presidente della Banca centrale svizzera è falsa. Nuovo colpo di scena nella vicenda che vede protagonista Philipp Hildebrand, l’ex numero uno della Bns che la scorsa settimana ha lasciato il prestigioso incarico dopo che erano divenute di dominio pubblico le operazioni di compravendita effettuate sul mercato valutario dalla consorte, Kashya, ex trader per un fondo americano. Secondo il tabloid Blick, l’estratto conto della banca Sarasin – la «prova regina» che inchioderebbe Hildebrand – non è un documento autentico e sarebbe stato falsificato da Hermann Lei, deputato dell’Udc, il partito di estrema destra svizzero.

L’ACCUSA – L’affaire Hildebrand è scoppiato lo scorso 5 gennaio quando il settimanale svizzero Weltwoche ha pubblicato una copia dell’estratto conto che dimostrerebbe come la consorte del governatore avrebbe guadagnato circa 75 mila franchi svizzeri (circa 62 mila euro) grazie a un’abile e sospetta operazione finanziaria: la donna avrebbe acquistato la scorsa estate 400 mila dollari attraverso la banca Sarasin e li avrebbe rivenduti alcuni mesi dopo. Nel periodo intercorso tra l’acquisto e la vendita dei dollari, il governatore avrebbe deprezzato il valore del franco svizzero rispetto alla moneta americana e quest’ultima operazione avrebbe permesso alla moglie di Hildebrand di ottenere il lucroso guadagno. I sospetti di insider trading e di operazioni illecite finanziarie (molti accusano la moglie di Hildebrand di aver ricevuto informazioni riservate prima di portare a termine la redditizia transazione) avrebbero costretto il governatore a dimettersi.

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foto: FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images

I guai del presidente della Banca centrale svizzera, chi è Hildebrand e quali erano le accuse contro di lui