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  • Domenica 15 gennaio 2012

Costa Concordia, il giorno dopo

Il punto della situazione sulla giornata di oggi all'isola del Giglio: il numero delle persone morte è salito a 5 ma ci sono ancora 15 dispersi

Military rescuers patrol next to the Costa Concordia on January 15, 2012 after the cruise ship ran aground and keeled over off the Isola del Giglio, last night, three people died and several were missing after the ship with more than 4,000 people on board ran aground sparking chaos as passengers scrambled to get off. Two South Korean honeymooners were rescued early today from the cruise as emergency crews searching for dozens missing. AFP PHOTO / FILIPPO MONTEFORTE (Photo credit should read FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)
Military rescuers patrol next to the Costa Concordia on January 15, 2012 after the cruise ship ran aground and keeled over off the Isola del Giglio, last night, three people died and several were missing after the ship with more than 4,000 people on board ran aground sparking chaos as passengers scrambled to get off. Two South Korean honeymooners were rescued early today from the cruise as emergency crews searching for dozens missing. AFP PHOTO / FILIPPO MONTEFORTE (Photo credit should read FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

Sono andate avanti tutto il giorno le ricerche dei dispersi all’interno della Costa Concordia, la nave da crociera naufragata la notte tra venerdì e sabato in prossimità della costa dell’isola del Giglio. Intorno alle due del mattino sono stati individuati, raggiunti e salvati due passeggeri coreani di 29 anni, una coppia in viaggio di nozze, che erano rimasti all’interno di una cabina: i due stanno bene e sono già stati dimessi dall’ospedale. È stato salvato anche il capo commissario di bordo, Marrico Giampietroni, che era rimasto bloccato con una gamba rotta dopo aver aiutato l’evacuazione di molti passeggeri. I sommozzatori hanno individuato due persone morte nella poppa della nave, due uomini anziani. Altre persone che si credevano disperse sono state rintracciate sulla terraferma, dove erano arrivate senza essere registrate dalle autorità. Alle 19 di domenica, quindi, il bilancio del disastro è di 5 morti e 15 dispersi.

(Le foto di oggi della Costa Concordia)

Il capitano della nave, Francesco Schettino, è da ieri sera in stato di fermo. Sono state aperte due inchieste sull’accaduto, una del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, una della procura di Grosseto, che indaga per disastro, omicidio e naufragio colposi. Schettino è accusato anche di abbandono della nave, insieme a lui è indagato anche l’ufficiale di plancia. Le indagini vertono essenzialmente attorno alle ragioni per cui la nave da crociera si trovava fuori rotta, molto vicino alla costa dell’isola: circolano ipotesi sempre più solide, ma smentite dai legali del comandante, secondo cui il passaggio fuori rotta vicino all’isola fosse una specie di prassi tradizionale, di omaggio ai cittadini, già avvenuto in passato. Inoltre nel corso del pomeriggio l’ANSA, citando “fonti qualificate”, ha scritto che la notte del naufragio il personale della Guardia Costiera ha più volte invitato il comandante della Concordia a risalire sulla nave. Schettino avrebbe detto di voler tornare a bordo della nave, senza dare seguito alle sue affermazioni.

(Il naufragio della Concordia sulle prime pagine di tutto il mondo)

La Costa Concordia ha urtato uno scoglio la sera del 13 gennaio, tra le 21.20 e le 21.40, a circa 500 metri dall’isola del Giglio. Lo scontro ha provocato uno squarcio di 70 metri nello scafo e il parziale affondamento della nave, che stava effettuando una crociera nel Mediterraneo. La nave aveva a bordo 4229 persone tra equipaggio e passeggeri. La nave adesso sarà rimessa in verticale e in condizione di galleggiare, poi sarà rimorchiata in cantiere. Se non si dovesse riuscire a rimettere la nave in verticale, la Concordia verrà smontata pezzo per pezzo, procedura molto più lunga, complessa e costosa. La Costa Crociere, fondata nel 1854 a Genova da Giacomo Costa, dal 1997 è proprietà di una società americana che si chiama Carnival Corporation, il più grande operatore al mondo nel settore delle crociere.

***

22,00 – L’agenzia Lapresse ha diffuso questa foto d’archivio del comandante Schettino al posto di comando sulla nave Concordia.

18.33 – Il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha convocato per domani a Livorno un vertice con il presidente toscano Enrico Rossi, gli enti locali, la Protezione Civile, l’Istituto Superiore di Sanità, l’Ispra, il Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e il Reparto Ambientale Marino delle Capitanerie Vigili del Fuoco.

18.29 – Il Guardian ha una mappa interattiva che mostra la rotta della Concordia e il suo cambiamento improvviso nei pressi dell’isola del Giglio.

18.04 – Repubblica.it ha le foto scattate a bordo della nave da un passeggero spagnolo, dopo l’incagliamento.

18.02 – Marrico Giampietroni, il capo commissario di bordo salvato questa mattina, è ricoverato in rianimazione ma solo “a scopo precauzionale” perché “non è in pericolo di vita”. I medici gli hanno diagnosticato una “sindrome da schiacciamento”, che rende necessario un controllo accurato per almeno 36 ore.

17.57 – L’ANSA, citando “fonti qualificate”, scrive che la notte del naufragio il personale della Guardia Costiera avrebbe più volte invitato il comandante della Concordia a risalire sulla nave.

17.34 – Ora dopo ora si va chiarendo l’importanza di Marrico Giampietroni, il capo commissario di bordo salvato oggi, nell’evacuazione di parte dell’equipaggio. L’AdnKronos scrive che “molti naufraghi hanno raccontato di essere stati aiutati a sbarcare proprio da Giampetroni che poi sarebbe crollato a terra per il dolore datogli dalla gamba fratturata”.

17.13 – Abbiamo aggiunto dieci nuove foto alle immagini di oggi della Costa Concordia. Tra cui queste due.

17.02 – Cristina Marrone sul sito del Corriere spiega che cosa aspetta adesso la Concordia. La nave sarà rimessa in verticale e in condizione di galleggiare, poi sarà rimorchiata in cantiere. Se non si dovesse riuscire a rimettere la nave in verticale, la Concordia verrà smontata pezzo per pezzo, procedura molto più lunga, complessa e costosa.

Per raddrizzare la Costa Concordia verranno prima di tutto temporaneamente «piantati» in mare enormi pali dalla parte opposta dell’inclinazione per poter avere una controspinta. A questo punto la nave sarà imbragata e sollevata con enormi paranchi con l’aiuto di cassoni galleggianti agganciati allo scafo. «Non sappiamo però se la nave avrà la forza di galleggiare» mettono in guardia i tecnici «e sarà fondamentale riparare la falla e mettere in moto le pompe per far fuoriuscire l’acqua». Per compensare i volumi di acqua che non escono dalla nave e dare una spinta allo scafo saranno ancorati sotto lo scafo grandi serbatoi. La Costa Concordia sarà quindi rimorchiata in cantiere e in base ai danni subiti sarà deciso se demolirla o restaurarla.

16.38 – Le due persone trovate morte sono due anziani, sono stati trovati nella poppa della nave. In questo momento quindi il bilancio del naufragio è di 5 morti e 15 dispersi. Marco Imarisio su Twitter ha spiegato che le divergenze sul numero dei cadaveri hanno a che fare col numero di quelli che i sommozzatori avrebbero visto (3) e il numero di quelli per i quali sono già in corso le operazioni di recupero (2).

16.36 – Anna Simone su Linkiesta racconta del video fasullo trasmesso come autentico nelle ultime ore da molti telegiornali italiani.

16.28 – Anche l’ANSA dice che le persone morte ritrovate dai sommozzatori sono due.

16.20 – Altre fonti parlano del ritrovamento di due e non tre persone morte nella parte sommersa della nave.

16.07 – Marco Imarisio, giornalista del Corriere della Sera, scrive su Twitter che sono stati trovati tre cadaveri nella parte sommersa della nave. Imarisio è da ieri sull’isola del Giglio.

15.55 – Sta girando molto sui social network l’infelice accostamento pubblicitario sul Gazzettino di oggi (la foto è di Andrea Caovini).

15.27 – Il procuratore di Grosseto ha dato altre dichiarazioni alla stampa, dicendo che la nave ha lanciato l’allarme «intorno alle 22,42 e alle 22,43 mentre l’impatto si era verificato circa un’ora prima», che la scatola nera sta «parlando» e che la Concordia «era a soli 150 metri dalla riva, una distanza incredibilmente vicina». La procura indaga anche sulle ragioni di questo avvicinamento, e sul fatto che fosse dovuto alla tradizionale prassi del cosiddetto “inchino”, cioè dell’avvicinamento al porto in segno di saluto agli abitanti dell’isola.

14.55 – Il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, intervistato su Raitre da Lucia Annunziata, ha detto che «navi di questa dimensione non possono passare così vicino ad una costa dove è noto che ci sono secche. Speriamo non salga il numero dei morti, sono in corso ispezioni sulla parte emersa, potrebbero esserci altri passeggeri intrappolati». Secondo Di Paola si è trattato di «un grosso errore umano che ha avuto conseguenze drammatiche».

13.56 – Il team di tecnici olandesi fatto arrivare da Costa Crociere ha stabilito che ci vorranno “almeno due settimane” per recuperare il carburante nei serbatoi della Costa Concordia, 2400 tonnellate.

13.30 – Enrico Rossi ha detto che la cifra di 17 dispersi è frutto di “verifiche incrociate” di cui è stato informato nell’ultima riunione con la Protezione Civile. Non ci sono altre conferme.

13.13 – Enrico Rossi, presidente della regione Toscana, ha fatto stamattina un sopralluogo sull’isola del Giglio. Rossi ha detto alle agenzie, non si sa sulla base di quali elementi, che “i conti non tornano” e che i dispersi sarebbero 17 – “11 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio” e non 36, come dalle stime ufficiali.

13.04 – Il capo commissario di bordo, Marrico Giampetroni, è stato estratto dalla nave e portato in salvo. Ha una gamba rotta, sarà portato subito in ospedale.

12.53 – Intanto i soccorritori hanno sentito altri rumori all’interno della nave. Le tre persone rintracciate da stanotte a ora erano state trovate così, seguendo i rumori.

12.43 – L’ANSA scrive che i sommozzatori della Guardia Costiera hanno trovato e sequestrato la scatola nera con i tracciati delle rotte seguite dalla nave.

12.23 – Le foto della Costa Concordia sono oggi sulle prime pagine di tutto il mondo, dal New York Times al País all’Independent.

12.04 – Due persone che erano nell’elenco dei dispersi si sono presentate a Roma in un ufficio delle forze dell’ordine, dice il prefetto di Grosseto. Sono due cittadini giapponesi che ieri erano saliti a bordo dei pullman senza essere identificati. Il numero dei dispersi scende quindi a 36.

11.52 – In questo momento i sommozzatori della Guardia Costiera stanno ispezionando dall’esterno, oblò per oblò, la fiancata sommersa della Concordia, così da intervenire dove si individuino i passeggeri: la parte sommersa non può essere battuta a tappeto come si sta facendo con la parte di nave all’asciutto.

11.41 – Proseguono le operazioni di salvataggio, Skynews dice che l’uomo è stato posizionato su una barella.

11.35 – Il capo commissario di bordo, individuato questa mattina dai soccorritori, è ferito a una gamba: si trova in una cabina del ponte 3, è stato raggiungo ma e non è ancora stato estratto.

11.21 – Arrivano conferme anche sullo stato di salute dei passeggeri due coreani salvati questa notte, che dopo essere stati soccorsi erano scesi sull’isola sulle loro gambe: sono già stati dimessi dall’ospedale, senza prognosi.

11.16 – Le prime pagine dei giornali di oggi aprono tutte con la grande foto della Concordia. Molti titoli a effetto, molti paragoni col Titanic, qualcuno dà già la colpa al capitano “criminale”.

11.10 – Intanto sta tornando alla normalità la situazione al Palacrociere di Savona, la struttura in cui ieri erano stati portati più di 1500 naufraghi: la Protezione Civile era stata costretta ad allestire un ospedale da campo nell’atrio, a causa del sovraffollamento. La maggior parte delle persone è già ripartita verso gli aeroporti, per tornare a casa.

10.55 – Il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, ha detto che «il comandante della nave ha accostato così tanto l’imbarcazione all’isola del Giglio che era inevitabile che questo scoglio se lo trovasse sotto la nave». Naturalmente ci vorranno settimane, almeno, perché nel corso dell’inchiesta si possano esaminare i documenti di bordo, la scatola nera e il relitto della nave, arrivando così a delle conclusioni definitive.

10.34 – Il commissario di bordo è stato raggiunto, ora il numero ufficiale dei dispersi è 38. La prefettura sta confrontando i suoi elenchi con quelli di Costa Crociere: naturalmente anche oggi si spera che alcuni di questi siano in salvo sull’isola ma non si siano fatti registrare. Intanto proseguono le perlustrazioni cabina per cabina.

10.16 – Repubblica ha alcune foto della parte sommersa della Concordia, scattate dai sommozzatori.

9.56 – Le agenzie di stampa confermano che l’uomo è stato raggiunto ed è il capo commissario di bordo, Marrico Giampetroni, e che questo “sembra essere in buone condizioni”.

9.46 – Il prefetto di Grosseto conferma che è stata individuata una terza persona viva a bordo. «Dopo i due coreani della notte scorsa, a bordo della Costa Concordia è stata individuata una terza persona da liberare. Sembra che sia un commissario di bordo. È difficile raggiungerlo perché i pompieri devono passare da locali allagati».

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Le ricerche dei dispersi all’interno della Costa Concordia, la nave da crociera naufragata ieri in prossimità della costa dell’isola del Giglio, sono proseguite tutta la notte. Intorno alle due del mattino sono stati individuati, raggiunti e salvati due passeggeri coreani di 29 anni, una coppia in viaggio di nozze, che erano rimasti all’interno di una cabina: i due stanno bene, sono scesi a piedi dall’imbarcazione dei Vigili del fuoco una volta sulla terraferma. Dalle 6 del mattino, invece, i Vigili sentono rumori provenire dal ponte 3, e si stanno avvicinando per verificarne la natura: potrebbero essere superstiti che segnalano la loro presenza. Le manovre avvengono comunque con particolare attenzione e lentezza, anche perché la Costa Concordia continua a ondeggiare a causa delle correnti e del mare leggermente agitato. Secondo l’Associated Press i Vigili del fuoco sarebbero riusciti a parlare con una persona all’interno della nave.

(Le foto del naufragio della Concordia)

Considerando le due persone ritrovate stanotte e basandosi sulle cifre ufficiali di ieri sera, i dispersi sono in questo momento 39. Secondo l’agenzia ANSA, “quando sulla Costa Concordia sono partiti i black out elettrici dopo l’impatto con uno scoglio, si sono bloccate le serrature elettroniche delle porte delle cabine, che vengono aperte con badge, e non è escluso – viene ipotizzato – che qualcuno sia rimasto chiuso dentro anche per questo senza poter fuggire”. I morti accertati sono tre, due francesi e un peruviano. I feriti ancora ricoverati sono circa 30, due di questi in gravi condizioni.

Il capitano della nave, Francesco Schettino, è da ieri sera in stato di fermo. Sono state aperte due inchieste sull’accaduto, una del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, una della procura di Grosseto, che indaga per disastro, omicidio e naufragio colposi. Schettino è accusato anche di abbandono della nave, insieme a lui è indagato anche l’ufficiale di plancia. Le indagini vertono essenzialmente attorno alle ragioni per cui la nave da crociera si trovava fuori rotta, molto vicino alla costa dell’isola: lungo tutta la giornata sono state diffuse diverse ipotesi, e nel corso del pomeriggio ha cominciato a guadagnare fondamento quella per cui il passaggio vicino all’isola, fuori rotta, fosse una specie di prassi tradizionale, già avvenuto in passato.

(La cronaca della giornata di ieri, minuto per minuto)

La Costa Concordia ha urtato uno scoglio la sera del 13 gennaio, tra le 21.20 e le 21.40, a circa 500 metri dall’isola del Giglio. Lo scontro ha provocato uno squarcio di 70 metri nello scafo e il parziale affondamento della nave, che stava effettuando una crociera nel Mediterraneo. La nave aveva a bordo 4229 persone tra equipaggio e passeggeri. La Costa Crociere, fondata nel 1854 a Genova da Giacomo Costa, dal 1997 è proprietà di una società americana che si chiama Carnival Corporation, il più grande operatore al mondo nel settore delle crociere.

foto: FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images