Chi era Alexis Weissenberg

È morto due giorni fa il pianista scelto da Herbert von Karajan per la Filarmonica di Berlino, che venne salvato da un campo di concentramento grazie alla sua musica

FILE This is a 1976 file photo of pianist Alexis Weissenberg. left, and Austrian conductor Herbert von Karajan , as they go over a part at the grand piano in West Berlin. Bulgarian-born pianist Alexis Weissenberg, whose love of music from the age of 3 saved him and his mother in a concentration camp and carried him to the heights of 20th century performances with Herbert von Karajan and Leonard Bernstein, has died. He was 82. Bulgaria's Ministry of Culture confirmed Monday Jan. 9, 2012 the death of Weissenberg, who was born in the capital Sofia but spent most of his life abroad and became a French citizen. (AP Photo, File)
FILE This is a 1976 file photo of pianist Alexis Weissenberg. left, and Austrian conductor Herbert von Karajan , as they go over a part at the grand piano in West Berlin. Bulgarian-born pianist Alexis Weissenberg, whose love of music from the age of 3 saved him and his mother in a concentration camp and carried him to the heights of 20th century performances with Herbert von Karajan and Leonard Bernstein, has died. He was 82. Bulgaria's Ministry of Culture confirmed Monday Jan. 9, 2012 the death of Weissenberg, who was born in the capital Sofia but spent most of his life abroad and became a French citizen. (AP Photo, File)

Alexis Weissenberg è morto due giorni fa a Lugano, in Svizzera. Aveva 82 anni, era malato di parkinson ed è stato un grande pianista, scelto come solista nel 1967 nella Filarmonica di Berlino, diretta a quel tempo da Herbert von Karajan. Weissenberg è oggi considerato dalla critica come uno dei maggiori interpreti del XX secolo di Rachmaninoff e della musica romantica.

Nacque nel 1929 a Sofia e tenne il suo primo concerto all’età di 10 anni. Era ebreo e quando scoppiò la seconda guerra mondiale fuggì con la madre dalla persecuzione nazista. Durante un viaggio in Turchia fu catturato dai tedeschi e internato in un campo per tre mesi. Fu la musica a salvarlo: il soldato che ascoltava Weissenberg suonare Schubert con una fisarmonica, decise di aiutarlo a scappare e, con la madre, lo fece salire su un treno diretto a Istanbul.

Nel 1943 Weissenberg entrò nell’Accademia di musica di Gerusalemme e nel 1946 si trasferì a New York dove si perfezionò alla “Julliard School” con Olga Samaroff, pianista e critica musicale. Il suo debutto avvenne nel 1947 con la Philadelphia Orchestra diretta da Georg Szell, eseguendo il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra di Rachmaninoff. Fu Vladimir Horowitz a spingerlo a partecipare al Leventritt Prize, importante concorso pianistico che Weissenberg vinse nel 1947 suonando a partire da quel momento con i più grandi direttori d’orchestra del mondo. Negli ultimi anni della sua vita si dedicò all’insegnamento dando corsi di perfezionamento di pianoforte e fondando un Master Class Piano a Engelberg, in Svizzera.

Rachmaninoff, concerto per pianoforte e orchestra n.2 in do minore

    Nella foto, Alexis Weissenberg e Herbert von Karajan (AP Photo, File)