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  • Giovedì 29 dicembre 2011

La polizia egiziana negli uffici delle Ong

Nell'ambito di un’indagine sui finanziamenti dall'estero, sono stati requisiti computer e documenti, ma gli attivisti parlano di intimidazione

Egyptian soldiers stand guard in front of the US National Democratic Institute, an NGO (non-governmental) rights group in downtown Cairo on December 29, 2011. Egyptian police were searching the Cairo offices of American and Egyptian rights group following orders by the prosecution service which is investigating how the rights groups are financed. AFP PHOTO /FILIPPO MONTEFORTE (Photo credit should read FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

Egyptian soldiers stand guard in front of the US National Democratic Institute, an NGO (non-governmental) rights group in downtown Cairo on December 29, 2011. Egyptian police were searching the Cairo offices of American and Egyptian rights group following orders by the prosecution service which is investigating how the rights groups are financed. AFP PHOTO /FILIPPO MONTEFORTE (Photo credit should read FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)

Le forze di sicurezza egiziane hanno fatto irruzione al Cairo in 17 uffici di Organizzazioni non governative che operano per la difesa dei diritti umani nell’ambito di un’indagine sui «finanziamenti illeciti» dall’estero. I portavoce di tali organizzazioni hanno però dichiarato che si tratta di una campagna di intimidazione contro chi critica i militari del Consiglio Supremo delle Forze Armate che guida l’Egitto dalla caduta del regime di Hosni Mubarak, in febbraio. Alcune di queste organizzazioni, come i manifestanti di Piazza Tahrir in questi mesi, hanno più volte chiesto un rapido trasferimento del potere alle autorità civili e hanno criticato le violenze delle forze di sicurezza nella repressione delle proteste.

Secondo alcuni testimoni, durante le irruzioni, sono stati requisiti computer e documenti. Ai dipendenti che si trovavano al lavoro è stato impedito di allontanarsi o fare telefonate, mentre altri agenti all’ingresso impedivano l’accesso agli uffici. Il ministero dell’Interno egiziano ha fatto sapere che le perquisizioni fanno parte di un’indagine sui finanziamenti stranieri. La legge, in Egitto, prevede che le organizzazioni che ricevono finanziamenti dall’estero ottengano un permesso dal ministero della Cooperazione internazionale e alcuni di questi enti avrebbero commesso delle violazioni.

Tra le organizzazioni che oggi hanno subito le perquisizioni ci sono anche il National democratic Institute e l’International republican Institute, finanziati dagli Stati Uniti. L’amministrazione Usa ha immediatamente chiesto alle autorità egiziane di interrompere le irruzioni, di «restituire tutte le proprietà confiscate e risolvere la questione». E ha aggiunto che «questa azione è in contrasto con la cooperazione bilaterale che con l’Egitto abbiamo da molti anni»: gli Stati Uniti forniscono aiuti militari al Paese per 1,3 miliardi di dollari l’anno.