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  • Sabato 24 dicembre 2011

Le proteste di oggi in Russia

Decine di migliaia di persone hanno manifestato a Mosca e in altre città russe, chiedendo di ripetere le elezioni e processare Putin

People protest against the December 4 parliament elections in Moscow, on December 24, 2011. Tens of thousands of people filled today an avenue in Moscow to protest against the alleged rigging of parliamentary polls in a new challenge to Russian strongman Vladimir Putin’s authority. AFP PHOTO / YURI KADOBNOV (Photo credit should read YURI KADOBNOV/AFP/Getty Images)

People protest against the December 4 parliament elections in Moscow, on December 24, 2011. Tens of thousands of people filled today an avenue in Moscow to protest against the alleged rigging of parliamentary polls in a new challenge to Russian strongman Vladimir Putin’s authority. AFP PHOTO / YURI KADOBNOV (Photo credit should read YURI KADOBNOV/AFP/Getty Images)

Migliaia di persone sono scese oggi in piazza in molte città della Russia, tra cui Mosca, Vladivostok, Novosibirsk, Barnaul, Tomsk, San Pietroburgo e Khabarovsk per protestare contro il governo di Medvedev e Putin, accusato di aver orchestrato brogli prima e durante le elezioni dello scorso 4 dicembre per il rinnovo della Duma, la camera bassa. Gli organizzatori dicono che almeno 120.000 persone hanno preso parte alla manifestazione di Mosca, che si è svolta sulla centrale Prospekt Akademika Sakharova. Secondo il governo i manifestanti erano circa 28.000. A Vladivostok molti cartelli chiedevano che Putin venga messo sotto processo.

La settimana scorsa il presidente Medvedev aveva annunciato alcune timide riforme politiche: il ritorno all’elezione diretta dei governatori regionali, la semplificazione delle procedure di registrazione dei partiti e dei candidati, l’istituzione di un canale televisivo indipendente. I manifestanti dicono che non è abbastanza: chiedono la ripetizione del voto del 4 dicembre e qualcuno si spinge a chiedere che Putin venga processato. La manifestazione di oggi è autorizzata dalle autorità e organizzata da una coalizione di forze di opposizione, comunisti (molti) e liberali (meno). Tra i manifestanti c’è anche il popolare blogger antigovernativo Alexei Navalny, arrestato dopo la manifestazione del 10 dicembre e rilasciato pochi giorni dopo. Navalny ha detto che “ci sono qui abbastanza persone per prendere il Cremlino in questo momento, ma noi siamo persone pacifiche e non lo faremo, per ora”.

(Che cosa succede in Russia)

Per quanto il Cremlino continui a negare le accuse di brogli riguardo le ultime elezioni della Duma, gli osservatori internazionali indipendenti sono stati praticamente unanimi a riguardo e varie testimonianze hanno messo in mostra dubbi e irregolarità. Si pensi per esempio a quanto accaduto in Cecenia, dove secondo i dati ufficiali il partito di Putin avrebbe ottenuto il 99,48 per cento dei voti a fronte di un’affluenza del 99,51 per cento degli elettori.

foto: YURI KADOBNOV/AFP/Getty Images