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  • Giovedì 15 dicembre 2011

Le foto di Burgabo, in Somalia

Un bel servizio fotografico dall'avamposto dei soldati kenyoti che combattono contro il gruppo terrorista di al-Shabaab

Militia allied with the Federal Government of Somalia and Kenyan Defence Force soldiers walk along the coast near Burgabo village, Southern Somalia on December 14, 2011. Burgabo is a Somalian port village which has been secured by Kenyan forces as they advance further up the Somali coastline in search of Al-Shabaab fighters. AFP PHOTO/Carl de Souza (Photo credit should read CARL DE SOUZA/AFP/Getty Images)

Militia allied with the Federal Government of Somalia and Kenyan Defence Force soldiers walk along the coast near Burgabo village, Southern Somalia on December 14, 2011. Burgabo is a Somalian port village which has been secured by Kenyan forces as they advance further up the Somali coastline in search of Al-Shabaab fighters. AFP PHOTO/Carl de Souza (Photo credit should read CARL DE SOUZA/AFP/Getty Images)

Carl De Souza è un fotografo svedese che dal 2003 lavora per Agence France Presse. Ha realizzato numerosi servizi in Libia durante la guerra civile e in Afghanistan, e ha lavorato anche come fotografo sportivo e di costume (lo scorso aprile aveva fotografato il matrimonio reale a Londra). Il suo ultimo servizio è dedicato alla Somalia: le foto sono state scattate tutte nella città costiera di Burgabo nel sud del Paese a circa 60 chilometri dal confine con il Kenya. Fino a due mesi fa il villaggio era una roccaforte del gruppo islamista al-Shabaab, che da anni tiene in scacco il paese e pur essendosi ritirato dalla capitale Mogadiscio lo scorso agosto continua a organizzare attentati contro i civili e assalti contro i soldati. Adesso Burgabo si trova sotto il controllo congiunto delle truppe del governo federale somalo e dell’esercito kenyota, che sta combattendo in Somalia contro gli islamisti e fornendo sostegno al governo.

Nell’ultimo mese nessun tentativo di avanzare all’interno del Paese ha avuto successo. Per prima cosa i finanziamenti dal governo kenyota scarseggiano sempre di più e il governo è sempre più timoroso di impegnarsi in una guerra caotica senza un appoggio chiaro da parte del presidente somalo Sheikh Shariff Ahmed e senza la condivisione da parte dei partiti somali di alcuni punti fondamentali, come quello di suddividere il paese in regioni autonome o se mantenerne l’unità, oppure se cercare un dialogo politico con al-Shabaab. L’ultimo tentativo del Kenya è di convincere la comunità internazionale a sostenere e rafforzare le entità locali che saranno poi la base per un governo nazionale efficiente.

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