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L’Europa divisa

Si è concluso il vertice del Consiglio Europeo a Bruxelles: a marzo sarà firmato un nuovo accordo tra i paesi dell'UE, e finora l'unico che ha detto no è il Regno Unito

15.30 – In questo momento le borse europee sono tutte in rialzo: Parigi +1,16%, Francoforte +0,87%, Milano +1,72%. Lo spread tra i titoli italiani e quelli tedeschi, però, è ancora lievemente maggiore di quello di ieri, intorno a 450 punti base. I leader europei stanno lasciando il palazzo Giusto Lipsio, sede del Consiglio Europeo. Il liveblogging del Post per oggi finisce qui.

15.24 – Il punto della situazione, anche sulla base del documento conclusivo pubblicato dal Consiglio Europeo:
– i leader dei paesi dell’Unione Europea si sono accordati su una modifica dei trattati europei che introduca l’obbligo per i paesi membri di raggiungere il pareggio di bilancio, con sanzioni per chi non lo rispetterà, e sull’introduzione anticipata del Meccanismo di Stabilità Europeo. Il MSE sostituirà gradualmente il precedente fondo di stabilità europeo, l’EFSF, e in totale la dotazione dei due strumenti finanziari sarà di 500 miliardi di euro;
– il nuovo accordo entrerà in vigore in due fasi: per prima cosa gli stati dovranno comunicare la loro adesione ai nuovi accordi, e poi, intorno a marzo del prossimo anno, si arriverà alla firma dei nuovi trattati europei;
– la Gran Bretagna è l’unico paese ad aver già dichiarato che rimarrà sicuramente fuori dall’accordo, mentre i capi di stato degli altri nove paesi che non hanno adottato l’euro, ma fanno parte dell’Unione Europea, si consulteranno prima con i parlamenti nazionali;
– questa mattina la Croazia ha firmato il Trattato di Accesso nell’Unione Europea, un passo decisivo nel percorso che si concluderà con la piena appartenenza all’UE nel 2013. Herman Van Rompuy ha detto che i ministri degli esteri dell’UE decideranno il prossimo febbraio sulle richieste di adesione della Serbia e del Montenegro.

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15.01 – Si è conclusa la conferenza stampa di Angela Merkel, a breve dovrebbe parlare Nicolas Sarkozy. Intanto è stato pubblicato il testo (per ora in inglese, le traduzioni seguiranno) delle conclusioni del vertice del Consiglio Europeo.

15.00 – Il portavoce del primo ministro britannico David Cameron ha detto a Londra che l’incontro di Bruxelles ha fatto progressi nella risoluzione dei problemi dell’area euro, e che il Regno Unito ha fatto bene a rifiutare la creazione di “un trattato nel trattato”. Il primo ministro britannico ha agito per proteggere l’interesse nazionale britannico.

14.43 – Intanto anche gli altri leader europei stanno tenendo conferenze stampa al termine dell’incontro. Angela Merkel ha detto che la maggiore unione economica dell’UE aprirà la strada a una maggiore unione politica, e che l’accordo di oggi è “un passo importantissimo verso un’Europa stabile.” “Ci spiace che il Regno Unito non sia in grado di seguirci lungo questa strada”, ha detto.

14.35 – Dopo Van Rompuy ha parlato brevemente il presidente della Commissione Europea José Barroso, e ora è il turno del premier polacco Donald Tusk (la Polonia ha fino alla fine di dicembre la presidenza temporanea del Consiglio dei ministri europeo). I discorsi di Barroso e Van Rompuy sono stati molto generici e hanno espresso soddisfazione per i risultati dell’incontro. Van Rompuy ha detto che “tutti gli stati tranne uno” (ovvero il Regno Unito) si sono accordati per le modifiche al funzionamento dell’Unione per fronteggiare la crisi.

14.33 – Intanto, un editoriale del quotidiano tedesco Spiegel si apre con toni pessimistici (anche se poi corregge il tiro e si conclude con la speranza che un giorno il Regno Unito accetti una maggior integrazione con l’Europa):

L’Europa si sveglia e si stropiccia gli occhi: l’idea europea come la conosciamo sta per dissolversi. Il grande progetto del dopoguerra di un continente pacifico e unito, in cui tutti gli stati membri si tengono per mano, è fallito la scorsa notte a Bruxelles. Nella difficoltà, l’Europa si è divisa.

14.29 – Van Rompuy sta parlando del trattato di accesso all’Unione Europea firmato questa mattina dalla Croazia, e dei problemi in Kosovo e in Montenegro che ancora rendono difficile l’adesione della Serbia.

14.28 – È iniziata la conferenza stampa del presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy.

14.02 – Questa mattina Ignazio Visco, dal 20 ottobre governatore della Banca d’Italia, ha tenuto un discorso davanti alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato e ha parlato della manovra finanziaria del governo Monti, che ha definito urgente e necessaria. Il totale degli interventi per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013 effettuati dai governi Monti e Berlusconi negli ultimi mesi sarà di circa 76 miliardi di euro entro i prossimi due anni. I nuovi interventi alzeranno la pressione fiscale sui cittadini e le imprese intorno al 45%, e “costeranno” al Prodotto interno lordo italiano un calo di circa mezzo punto percentuale nei prossimi due anni.

13.58 – Lo spread tra i titoli di stato decennali italiani e quelli tedeschi, dopo l’aumento nelle prime ore di oggi, è tornato ai livelli dell’apertura della borsa, a 445 punti base.

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