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  • Lunedì 14 novembre 2011

Un governo fino al 2013

Nella sua prima conferenza stampa in diretta su internet Mario Monti ha detto che il nuovo esecutivo deve arrivare a fine legislatura

Italy’s new premier-designate Mario Monti addresses the media, at the Senate, in Rome, Monday, Nov. 14, 2011. Mario Monti says it is ‘premature’ to say if the country needs additional measures to rescue the nation’s finances and revive its economy. Two days after Silvio Berlusconi resigned, the economist spent Monday meeting with political parties to see if he has enough support in Parliament to form government. (AP Photo/Andrew Medichini)

Italy’s new premier-designate Mario Monti addresses the media, at the Senate, in Rome, Monday, Nov. 14, 2011. Mario Monti says it is ‘premature’ to say if the country needs additional measures to rescue the nation’s finances and revive its economy. Two days after Silvio Berlusconi resigned, the economist spent Monday meeting with political parties to see if he has enough support in Parliament to form government. (AP Photo/Andrew Medichini)

Per la prima volta in Italia un Presidente del Consiglio appena incaricato e ancora in corso di consultazioni ha spiegato in una conferenza stampa trasmessa su internet i propri intenti. Mario Monti, nel tardo pomeriggio di ieri a Palazzo Giustiniani, ha risposto alle domande dei giornalisti e chiarito che l’«orizzonte temporale» del nuovo esecutivo, se otterrà la fiducia in parlamento, si deve collocare «da oggi alla fine della legislatura, nella primavera del 2013». Monti ha precisato che «il Parlamento in ogni momento può decidere che un governo non gode più della sua fiducia» ma ha aggiunto: «Se venisse prefissata una data al di qua dell’orizzonte di fine legislatura, questo toglierebbe credibilità all’azione del governo. E non la accetterei».

Sulla composizione del governo e sulla partecipazione di esponenti politici al nuovo esecutivo Monti ha spiegato che le diverse forze dovranno essere in grado di dimostrare responsabilità e coesione: «Che i segretari dei partiti che appoggeranno il governo siano presenti in esso non mi sembra condizione indispensabile. Che ci sia un convinto appoggio da parte loro sull’ispirazione, le caratteristiche, i valori e la prospettiva operativa del governo invece sì».

L’ex rettore della Bocconi ha poi annunciato di voler incontrare nella giornata di domani i rappresentanti istituzionali delle donne e dei giovani: «Dobbiamo avere il coraggio di orientare a questi due ambiti sociali. La politica deve avere molta attenzione anche a chi voterà in futuro. Quel che dico per i giovani vale molto anche per le donne».

Dai mercati finanziari, dopo questa prima giornata di consultazioni, non sono arrivate buone notizie: lo spread tra BTP e Bund decennali tedeschi è salito a quota 492. La borsa di Milano ha chiuso perdendo 1,99 punti percentuali. Monti ha commentato: «Sono sicuro che i mercati avranno un’impazienza temperata con razionalità. È naturale che anche agli occhi dei mercati occorre arrivare alla formazione del governo, alla definizione della compagine dei ministri, che posso assicurare sarà convincente ed efficace, e all’annuncio e alla presa di misure più incisive».

Sui futuri sforzi del Paese Monti ha precisato: «Mai parlato di lacrime e sangue. Di sacrifici sì, ma ritengo positivo che le forze politiche abbiano percepito la serietà del momento che stiamo attraversando». Sul varo di una nuova manovra ha infine spiegato che «sarebbe prematuro dire qualcosa». Domani il Presidente del Consiglio incaricato incontrerà le delegazioni di Pd e Pdl a palazzo Giustiniani e, nel pomeriggio, le parti sociali.