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  • Martedì 15 novembre 2011

Guida alle elezioni in Spagna

Si vota domenica, il conservatore Rajoy è dato per favorito, dopo aver perso per due volte consecutive: le cose da sapere

Domenica 20 novembre la Spagna vota per le elezioni politiche. Si vota in anticipo di quattro mesi sulla naturale fine della legislatura dopo le dimissioni dello scorso luglio del primo ministro José Luis Rodríguez Zapatero. I due principali sfidanti sono Alfredo Perez Rubalcaba del Partito Socialista e Mariano Rajoy del Partito Popolare. Tutti i sondaggi danno la destra di Rajoy nettamente in vantaggio con il 45,4 percento dei voti.

Per cosa si vota
Si vota per il rinnovo del Parlamento spagnolo (Cortes Generales), che è composto da due camere: il Congresso dei Deputati e il Senato. Il Congresso è composto da 350 deputati, il Senato da 259 senatori, di cui 208 eletti direttamente e 51 indirettamente dai consigli regionali.

Perché si vota in anticipo
Dopo essere stato rieletto per un secondo mandato nel 2008, Zapatero ha incontrato grosse difficoltà a causa della crisi economica globale. In particolar modo, l’economia spagnola ha subito gli effetti negativi di una bolla immobiliare che ha messo in crisi uno dei settori trainanti del paese. La disoccupazione a livelli altissimi (attualmente quella giovanile rasenta addirittura il 45 per cento) e le proteste di piazza hanno accelerato la fine del suo governo, per il quale anche il rimpasto dell’ottobre 2010 si è rivelato inutile. Alla fine, sotto la pressione dell’impopolarità e delle cattive condizioni dell’economia, Zapatero ha annunciato le sue dimissioni e il voto anticipato.

Chi vince e chi perde
Se le intenzioni di voto rilevate in questi giorni saranno confermate, il partito Socialista dovrebbe ottenere 116-121 seggi sui 350 disponibili, lasciando quindi alla destra una grande maggioranza. L’unico partito a sinistra per cui ci si aspetta un buon risultato è la Izquierda Unida, che potrebbe passare dai 2 seggi attuali a 8. Ai nazionalisti catalani di Convergencia andrebbero invece circa 13 seggi, secondo i sondaggi.

Chi è Mariano Rajoy
Leader del Partito Popolare, 56 anni, galiziano, è stato più volte ministro ed è stato già candidato alle elezioni politiche nel 2004 e nel 2008: in tutti e due i casi fu sconfitto da Zapatero. Di tradizione cattolica conservatrice, non ha mai chiarito durante la campagna elettorale la sua posizione sul matrimonio gay, introdotto nella legislazione spagnola dal governo Zapatero tra molte contestazioni. Il suo partito aveva votato contro nel 2005 e presentato subito dopo un ricorso al Tribunale costituzionale.

Chi è Alfredo Perez Rubalcaba
Ex professore di chimica dell’Università Complutense di Madrid, 60 anni, è un politico del Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE). È stato ministro dell’Educazione, ministro dell’Interno e vicepremier del governo spagnolo. Lo scorso luglio ha lasciato ogni incarico esecutivo per concentrarsi sulla campagna elettorale.