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  • Mercoledì 5 ottobre 2011

I rapimenti nell’arcipelago di Lamu

Sono organizzati da gruppi di somali armati e stanno mettendo nei guai l'economia basata sul turismo nelle isole del Kenya

Armed police men patrol a stretch of beach near Kiwayu Safari village on September 12, 2011 where holidaying British couple David and Judith Tebbutt were attacked early September 11 by suspected Somalia based Al-Shabab militia ending in the fatal shooting of David and the kidnapping of Judith. David and Judith Tebbutt from the town of Bishop’s Stortford in southeast England had been staying at the tourist lodge in the Kiunga marine reserve on the Lamu archipelago off Kenya’s northern coast, one of Kenya’s top luxury holiday destinations and favoured by celebrities, despite being close to the border with war-torn and drought-stricken southern Somalia. AFP PHOTO/ WILLIAM DAVIES (Photo credit should read WILLIAM DAVIES/AFP/Getty Images)

Armed police men patrol a stretch of beach near Kiwayu Safari village on September 12, 2011 where holidaying British couple David and Judith Tebbutt were attacked early September 11 by suspected Somalia based Al-Shabab militia ending in the fatal shooting of David and the kidnapping of Judith. David and Judith Tebbutt from the town of Bishop’s Stortford in southeast England had been staying at the tourist lodge in the Kiunga marine reserve on the Lamu archipelago off Kenya’s northern coast, one of Kenya’s top luxury holiday destinations and favoured by celebrities, despite being close to the border with war-torn and drought-stricken southern Somalia. AFP PHOTO/ WILLIAM DAVIES (Photo credit should read WILLIAM DAVIES/AFP/Getty Images)

L’arcipelago di Lamu è tra le mete turistiche più lussuose e frequentate del Kenya. Si trova a nord est del paese e a pochi chilometri di distanza dalla Somalia. L’economia dell’arcipelago si basa quasi esclusivamente sul turismo: ci sono numerosi alberghi e ristoranti di lusso e resort in riva al mare – spesso gestiti da imprenditori stranieri – mentre quasi tutte le persone del luogo sono impiegate nel settore alberghiero, lavorano come camerieri e guide turistiche.

Negli ultimi giorni però il turismo a Lamu è in grave crisi, gli hotel e i ristoranti sono vuoti e le strade frequentate soltanto da abitanti dell’isola. Nell’ultimo mese, infatti, Lamu è diventato un luogo pericoloso. L’11 settembre un gruppo di somali armati ha aggredito una coppia di turisti britannici, Judith e David Tebbutt: l’uomo è stato ucciso mentre la moglie è stata rapita e molto probabilmente è stata venduta ai pirati somali. Sabato scorso una decina di uomini armati – quasi sicuramente miliziani dell’organizzazione islamista al-Shabaab – ha rapito una donna francese di 66 anni, Marie Dedeiu, che si trovava con il compagno keniota in una casa sulla spiaggia nell’isola di Manda. La donna è disabile e malata di cancro e ha bisogno di sottoporsi a un trattamento medico ogni quattro ore. I rapitori sono fuggiti su alcune barche – senza portare con sé la sedia a rotelle di Dedieu – e sono sati inseguiti da personale della Marina keniota che però non è riuscita a fermarli. Da allora non si hanno più tracce della donna.

In seguito all’episodio molti governi stranieri hanno invitato i loro cittadini a non visitare Lamu. Tra questi ci sono – oltre alla Francia – anche la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, i paesi da cui proviene la maggior parte dei turisti diretta a Lamu. In molti hanno disdetto le loro prenotazioni, altri hanno accorciato le vacanze per fuggire il prima possibile dalla zona. Gli hotel si sono trovati improvvisamente vuoti: alcuni hanno già chiuso mentre molti gestori hanno dovuto licenziare parte del personale. Altri alberghi vengono sorvegliati da poliziotti o hanno assunto guardie di sicurezza.

Il ministro del turismo e il capo della polizia keniota sono andati a Lamu per cercare di rassicurare i turisti e la popolazione locale che non ci saranno più rapimenti. La sicurezza sull’isola è stata rafforzata: la presenza di poliziotti è stata aumentata nelle zone turistiche, l’isola di Lamu è stata dotata di un elicottero della polizia e anche la Marina ha ricevuto più barche per pattugliare le coste. Molti abitanti dell’arcipelago però temono che la polizia keniota sia infiltrata dai terroristi perché – dicono – non ha fatto abbastanza per fermare i rapitori. Alcuni abitanti hanno manifestato contro gli attacchi ai turisti, contro al-Shabaab e per chiedere agli stranieri di continuare a visitare l’isola. Molti temono che ci vorranno molti mesi perché la situazione torni come prima e sono preoccupati per l’aumento del dispiegamento delle forze di sicurezza.