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  • Venerdì 30 settembre 2011

Auto nuove a Cuba?

Da domani cessa dopo mezzo secolo il divieto che ha reso famoso e variopinto il panorama automobilistico locale

A classic old car drives along the coastline while a giant wave hits the seafront in Havana on November 16, 2008. A cold front that affects Cuba is causing giant waves. AFP PHOTO/STR (Photo credit should read STR/AFP/Getty Images)

A classic old car drives along the coastline while a giant wave hits the seafront in Havana on November 16, 2008. A cold front that affects Cuba is causing giant waves. AFP PHOTO/STR (Photo credit should read STR/AFP/Getty Images)

Non finirà presto a Cuba lo spettacolo delle colorate almendrones (o anche cacharros o bartavias), le “grandi mandorle” anni quaranta e cinquanta di fabbricazione americana che fanno la gioia di turisti e fotografi, e la disperazione dei proprietari locali, costretti ad avere a che fare con manutenzioni e riparazioni. Il governo ha reso ieri ufficiale sulla Gazzetta il decreto che stabilisce come, dal primo ottobre e dopo più di cinquant’anni, saranno consentite vendita e acquisto di auto senza limiti su modelli o anni di fabbricazione: è una grande novità ma che non basterà al ricambio rapido del parco macchine nazionale.

Dal 1959, anno della vittoria di Che Guevara e Fidel Castro, e fino a ieri le uniche vetture che potevano essere liberamente vendute dovevano risalire a prima della Rivoluzione. Con qualche eccezione, dagli anni Settanta, riservata ad alcune categorie di cittadini: artisti, diplomatici, atleti, medici. L’embargo americano e le deboli possibilità economiche dei cittadini cubani hanno contribuito al mancato ricambio delle automobili nel paese, arricchito ormai decenni fa solo dai veicoli di fabbricazione sovietica.

Adesso la nuova legge offre autorizzazioni per l’acquisto di nuove macchine e per le transazioni tra cittadini cubani, ma per gli acquirenti ci saranno comunque precise condizioni: l’autorizzazione del Ministero dei trasporti concessa una volta ogni cinque anni e una dichiarazione obbligatoria sulla provenienza del denaro (da “lavoro assegnato dallo Stato o nell’interesse di questo”).

Come annunciato nei trecento provvedimenti di aprile approvati dal VI Congresso del Partito Comunista, Raul Castro avanza – cautamente – verso un’economia liberista mantenendo inalterata la forma politica. Tra mercato e pianificazione. Dopo la concessione sulle auto, il permesso di assunzioni private da parte delle imprese (maggio) e l’acquisto di elettrodomestici ad alto consumo (agosto) si attendono a fine anno le riforme sulla compravendita di case e terreni.