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  • Giovedì 29 settembre 2011

La guerra civile dello Yemen

Il ritorno di Saleh ha provocato quello che più si temeva: i due eserciti combattono nella capitale

Come molti analisti avevano annunciato nei giorni scorsi, lo Yemen è precipitato nella guerra civile. Le manifestazioni di protesta seguite al ritorno del presidente Ali Abdullah Saleh si sono trasformate velocemente in scontri armati tra le forze fedeli alla famiglia reale e quelle ribelli del generale Ali Mohsen al-Ahamar.

Il primo vero scontro di guerra si è verificato oggi pomeriggio nella parte settentrionale della capitale Sanaa, quando l’elite della Guardia Repubblicana guidata dal figlio di Saleh, Ahmed, si è scontrata con i soldati della prima divisione del generale Ahmar. Lo scontro a fuoco è durato per oltre mezz’ora ed è stato seguito da una serie di bombardamenti da parte delle forze lealiste contro un quartiere residenziale della città. Ci sono già due vittime.

In un’altra zona della città, le forze di sicurezza del governo hanno sparato contro una folla composta in gran parte da bambini e ragazzini che protestavano per l’uccisione di un bambino di dieci mesi, morto negli scontri della settimana scorsa. Le truppe lealiste si sono poi scontrate con le forze di Ahmer anche nel quartiere di Al-Hasaba, dove vivono gli appartenenti alla tribù che da mesi sta lottando per il rovesciamento del regime. Il governo accusa la tribù Ahmer e il suo leader Sadiq al-Ahmar di avere abbattuto un aereo militare a nord di Sanaa nel pomeriggio di mercoledì.

Il presidente Saleh, al potere da trentatré anni, era tornato nel paese venerdì 23 settembre, dopo avere passato circa tre mesi in Arabia Saudita in seguito all’attentato scampato lo scorso giugno all’interno del palazzo presidenziale. Nonostante le pressioni internazionali, il presidente si è rifiutato di firmare il piano di transizione proposto dal Consiglio di Cooperazione del Golfo, che lo ha invitato a farsi da parte in cambio dell’immunità. I manifestanti dicono che non si fermeranno e che nei prossimi giorni hanno intenzione di marciare verso il quartiere in cui si trova la residenza del presidente Saleh.