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  • Sabato 17 settembre 2011

Il Tokyo Game Show attacca la spina

Revocato a Tokyo lo stato di risparmio energetico, è partita la gran fiera dei videogiochi

di Flavio Parisi

Questa settimana in Giappone è stato ufficialmente revocato lo stato di setsuden (risparmio energetico) e il baraccone del Tokyo Game Show 2011 ha potuto aprire le porte senza troppi sensi di colpa da parte di espositori e visitatori. Le novità nella grandezza degli stand rappresentano simbolicamente l’espansione dei videogiochi soprattutto a cavallo dell’uso di cellulari e smartphone.

Funziona così: entri a far parte di una comunità, scarichi i giochini e competi on line con altri iscritti. Puoi essere il gestore di un ristorante o di una pasticceria, un generale dell’armata di Oda Nobunaga, un mafioso di Osaka o semplicemente sparare palline colorate e farne cadere altre. Volendo puoi intrecciare amicizie con la gente che hai sfidato, condividere interessi e nei casi più romantici, incontrarla. Una ragazza che conosco ci si è fidanzata.

Partecipare è gratis, comprare gli oggetti virtuali più utili costa un po’. Il gioco sul telefonino può svilupparsi lungo settimane o mesi, è sempre insieme a te, sul treno, in autobus, ovunque tu vada, e interessa in grande parte le donne e il pubblico che non possiede una consolle a casa, insomma non i gamers della prima ora.

Per il resto tutto sembra invaso dai draghi, li si vede ovunque. Dall’immortale Monhan fino a Dragon’s Dogma i mostri, spesso alati, debordano da una piattaforma all’altra, a volte pronti per essere uccisi, spesso destinati ad accompagnare fedelmente il protagonista. Piacciono molto alle ragazze, e questo potrebbe stupire il gentiluomo europeo pronto a salvare le pulzelle dagli artigli dell’essere maligno, ma qui siamo in Asia, e il drago è principalmente una forma della divinità che porta felicità e fortuna.

Il divertimento principale, per il visitatore che gironzola attraverso gli stand, è individuare le commistioni improbabili che il mondo dei giochi produce. Ad esempio avete mai videogiocato a un musical? “Ladro di ritmo” per Nintendo 3ds ha un protagonista stereotipato parigino che deve rubare dal Louvre la collezione d’arte di Napoleone, accompagnato dal cane Fondue, e che voi dovete far ballare nei momenti più inaspettati, sincronizzandolo ad altri danzatori.

Venendo alle novità che probabilmente ci cambieranno la vita, si segnala un software collegato con un misuratore di raggi alfa e beta che ci rivela se ci piace la persona che abbiamo davanti e che in futuro potrebbe guidarci nel videogioco migliorando le prestazioni del nostro personaggio a seconda del nostro livello di concentrazione.

E poi un passo verso una maggiore consapevolezza egualitaria: un pancione gravido di un feto virtuale che si applica al ventre maschile e con il peso, i movimenti del piccolo e l’intralcio che procura nei movimenti quotidiani dovrebbe fargli comprendere e solidarizzare con la condizione delle gestanti.