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  • Mercoledì 13 luglio 2011

Adesso è lo scandalo Murdoch

Sarà ascoltato dalla commissione parlamentare martedì, i suoi giornali perdono copie, l'affare BSkyB è quasi accantonato

LONDON, ENGLAND - JULY 12: Rupert Murdoch, the chief executive officer of News Corp., is driven from his apartment on July 12, 2011 in London, England. Allegations emerged yesterday that private investigators working for The Sun and The Sunday Times newspapers, owned by Mr Murdoch's company, targeted former Prime Minister Gordon Brown to obtain bank details and his son's medical records. (Photo by Oli Scarff/Getty Images)
LONDON, ENGLAND - JULY 12: Rupert Murdoch, the chief executive officer of News Corp., is driven from his apartment on July 12, 2011 in London, England. Allegations emerged yesterday that private investigators working for The Sun and The Sunday Times newspapers, owned by Mr Murdoch's company, targeted former Prime Minister Gordon Brown to obtain bank details and his son's medical records. (Photo by Oli Scarff/Getty Images)

Le inchieste intorno ai comportamenti scorretti e illegali di alcuni giornali britannici appartenenti a News International, la società di Rupert Murdoch, sono ormai diventati lo scandalo nazionale di questi giorni, paragonabile a quello che fu per la politica lo scandalo sulle spese di parlamentari del 2009. Dopo il salto di qualità di lunedì, quando il Guardian – responsabile delle inchieste che hanno messo sotto accusa il News of the world, e poi anche il Sun e il Sunday Times – ha rivelato che i controlli illeciti avevano avuto come obiettivo anche l’ex primo ministro Gordon Brown, e con implicazioni familiari sgradevolissime, ieri la giornata è stata occupata dalle prime audizioni della commissione parlamentare di controllo che si sta dedicando a verificare in particolare il comportamento della polizia durante questi anni.

I responsabili di Scotland Yard ascoltati ieri con grande severità dai deputati sono stati spesso in difficoltà rispetto alle contestazioni di non essere intervenuti negli anni passati per chiarire e perseguire le pratiche di “sorveglianza” dei giornali di Murdoch nei confronti di personaggi pubblici, delle istituzioni e cittadini privati, e il sospetto che membri della polizia siano stati pagati o ricattati dagli stessi giornali è ormai praticamente una certezza: durante la audizioni lo stesso vicecapo della polizia ha ammesso di considerare inevitabile che ci siano agenti corrotti. La commissione ha ottenuto poi di ascoltare Rupert Murdoch, suo figlio James e Rebekah Brooks, responsabile di News International e direttore del Sun e del News of the World al tempo dei fatti contestati. Le loro audizioni sono previste per martedì pomeriggio e saranno di certo un momento spettacolare centrale di questo dramma nazionale.

Intanto oggi arriva anche notizia che nel weekend tutti i giornali del gruppo News hanno subito un calo di vendite e che anche dagli Stati Uniti – dove Murdoch è proprietario di altre iniziative editoriali, a cominciare dalla fortissima testata televisiva Fox – si chiedono indagini su eventuali illeciti commessi dai giornali britannici nei confronti di cittadini americani, in particolare dei parenti delle vittime della strage dell’11 settembre. Anche se ieri il Sun ha negato di avere ottenuto le informazioni sulla famiglia di Gordon Brown con sistemi illeciti o criticabili.

Ma sul quadro più ampio della politica – dove il primo ministro Cameron è molto criticato per non aver saputo reagire tempestivamente con severità sufficiente anche al coinvolgimento del suo ex consigliere Andy Coulson, né gestire efficacemente la situazione – la notizia è che il governo ha deciso di appoggiare la mozione labourista che chiede di sospendere l’importante procedura di acquisto di una parte della rete televisiva BSkyB da parte di Murdoch, già molto discussa e diventata ancora più una patata bollente alla luce delle accuse contro l’editore australiano.

(Photo by Oli Scarff/Getty Images)