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  • Mercoledì 22 giugno 2011

«Voi pensate a combattere, a parlare ci penso io»

Cameron ha strigliato in pubblico i vertici dell'esercito che avevano espresso perplessità sull'esito della guerra in Libia

Il premier britannico David Cameron ha duramente redarguito i vertici dell’esercito per avere espresso perplessità sulla guerra in Libia. «A volte quando leggo i giornali penso “sai cosa? voi pensate a combattere, a parlare ci penso io”», ha detto ieri durante una conferenza stampa a Downing Street.

Ieri il Daily Telegraph aveva pubblicato le dichiarazioni del comandante delle operazioni aeree per la Gran Bretagna in Libia e Afghanistan, Simon Bryant, che aveva prospettato conseguenze pesanti per l’esercito britannico nel caso in cui la guerra in Libia si fosse protratta oltre settembre. «Abbiamo molte difficoltà a trovare nuove reclute e in alcune specialità il nostro personale è già sotto di un quarto». Dichiarazioni simili erano arrivate la settimana scorsa dall’ammiraglio Mark Stanhope, a capo della Royal Navy. «Se la guerra durerà più di sei mesi, saremo costretti a rivedere le nostre priorità».

Cameron ha insistito che la Gran Bretagna continuerà a condurre operazioni militari in Libia «finché sarà necessario» e che «il tempo è dalla nostra parte, non da quella di Gheddafi». La Gran Bretagna è stato uno dei paesi della NATO più risoluti e più attivi fin dall’inizio dell’intervento in Libia, che è ormai entrato nel suo quarto mese. Il governo britannico non ha comunicato i costi dell’operazione militare, ma secondo alcune stime diffuse da Channel4 potrebbero già essere oltre i 225 milioni di euro.