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  • Domenica 19 giugno 2011

Le prove dei crimini di Gheddafi

I ribelli dicono di aver trovato migliaia di documenti che inchiodano il dittatore libico

THIS PICTURE WAS TAKEN ON A GUIDED GOVERNMENT TOURTRIPOLI - JUNE 7: A Libyan soldier gestures as he stands in front of destroyed buildings at the Bab Al-Aziziya district where veteran leader Moamer Kadhafi has his base, in Tripoli on June 7, 2011 as NATO warplanes pounded the capital. (Photo by IMED LAMLOUM/AFP/Getty Images)
THIS PICTURE WAS TAKEN ON A GUIDED GOVERNMENT TOURTRIPOLI - JUNE 7: A Libyan soldier gestures as he stands in front of destroyed buildings at the Bab Al-Aziziya district where veteran leader Moamer Kadhafi has his base, in Tripoli on June 7, 2011 as NATO warplanes pounded the capital. (Photo by IMED LAMLOUM/AFP/Getty Images)

I ribelli libici hanno trovato migliaia di documenti che provano dettagliamente come Muammar Gheddafi abbia dato personalmente ordine ai suoi generali di bombardare la città di Misurata senza preoccuparsi della presenza di civili. Lo racconta il giornalista britannico Chris Stephen, inviato a Misurata per il Guardian, che aggiunge che questi documenti sono ora custoditi in una località segreta, saranno consegnati al Tribunale Penale Internazionale e costituiranno prove ai danni di Gheddafi, che è sotto accusa per crimini contro l’umanità. Stephen dice di avere visto con i suoi occhi parte dei documenti.

Uno di questi documenti mostra come il governo di Gheddafi avesse ordinato all’esercito di isolare Misurata e impedire che arrivassero in città rifornimenti di cibo e farmaci. L’ordine, testualmente, chiariva come fosse “assolutamente vietato” l’ingresso nella città di Misurata per i mezzi che trasportano “vivande, benzina e altri beni”. Un altro documento mostra come i soldati di Gheddafi siano istruiti a uccidere i ribelli feriti, in aperta violazione della Convenzione di Ginevra. I ribelli dicono di avere anche un documento in cui Gheddafi chiede che a Misurata “il mare da blu diventi rosso”. Se quanto anticipato dai documenti fosse poi confermato, sarebbe una notizia importante anche per il Tribunale Penale Internazionale, che mai nella sua storia ha avuto la possibilità di indagare su presunti crimini di guerra avendo accesso diretto a documenti di questa importanza.

foto: IMED LAMLOUM/AFP/Getty Images