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  • Venerdì 13 maggio 2011

I bambini di Bengasi

Le scuole sono chiuse da mesi: alcuni si sono arruolati nell'esercito dei ribelli, altri partecipano alle lezioni improvvisate dai volontari

A man plays with his son along the seafront in Benghazi, Libya, Saturday, May 7, 2011. (AP Photo/Rodrigo Abd)
A man plays with his son along the seafront in Benghazi, Libya, Saturday, May 7, 2011. (AP Photo/Rodrigo Abd)

La scorsa settimana abbiamo mostrato come si vive nella Bengasi liberata dal regime di Gheddafi. Queste nuove immagini si concentrano sulla vita dei bambini a Bengasi e Ajdabiya, un’altra città in mano ai ribelli nel nordest del paese.

A Bengasi le scuole hanno chiuso subito dopo lo scoppio della guerra e molti genitori impediscono ai figli di uscire a giocare nelle strade per timore del conflitto. Molti di loro restano chiusi in casa, hanno pochi momenti di svago e rischiano di avvertire ancora di più la tensione del conflitto. Negli ultimi tempi dei gruppi di volontari hanno organizzato delle lezioni in alcune scuole pubbliche di Bengasi, permettendo ai bambini di stare insieme e fare della attività in un luogo sicuro sotto la loro sorveglianza.

I bambini di queste foto sfilano alle manifestazioni contro Gheddafi insieme ai genitori, sventolano la bandiera dei ribelli libici, la dipingono nei loro disegni e ne indossano i colori. Alcuni posano persino con armi e munizioni davanti alla macchina fotografica di parenti orgogliosi. Altri infine sono scappati insieme alle famiglie dalle loro città bombardate e assediate dalle truppe di Gheddafi: vivono in improvvisati centri di accoglienza e stanno cercando di costruirsi una nuova vita nella Libia liberata. Molti ragazzini di Bengasi si sono arruolati come volontari nell’esercito dei ribelli: dopo aver seguito un rapido corso di formazione verranno mandati a combattere contro le truppe di Gheddafi per liberare le altre città del paese.