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  • Giovedì 5 maggio 2011

Trovata una fossa comune in Costa d’Avorio

La Croce Rossa ha trovato trenta cadaveri sepolti insieme in un campo di calcio ad Abidjan

La Croce Rossa ha trovato una fossa comune con oltre trenta cadaveri ad Abidjan, in Costa d’Avorio, in quello che prima dell’inizio dell’ultimo conflitto etnico veniva usato dai bambini del quartiere come campo di calcio. Il quartiere in cui è stata trovata la fossa comune si chiama Yopougon e durante il conflitto seguito alle ultime elezioni era occupato dalle forze dell’esercito di Gbagbo, il presidente in carica che si rifiutava di lasciare il posto a Outtara.

Gbagbo è stato destituito e arrestato dall’esercito di Outtara lo scorso 11 aprile ma alcuni gruppi di militari che gli sono rimasti fedeli hanno continuato a opporre resistenza e a massacrare gli appartenenti all’etnia rivale. «La situazione era terribile» ha raccontato un residente dell’area «erano armati e facevano quello che volevano. Abbiamo vissuto così finché le forze di Outtara non li hanno cacciati». Outtara ha detto che riuscirà a pacificare del tutto la nazione entro giugno.

La crisi della Costa d’Avorio è cominciata dopo le elezioni di ottobre 2010, quando la Commissione elettorale del paese ha nominato Ouattara nuovo presidente con il 54,1 percento dei voti. Gbagbo si è rifiutato di lasciare il potere e ha fatto in modo che la Corte Costituzionale invalidasse un numero di schede sufficienti per farlo dichiarare vincitore. Pochi giorni dopo entrambi i presidenti hanno organizzato due diverse cerimonie di giuramento e formato due governi: il paese è entrato in una lunga fase di stallo. Le Nazioni Unite, gli osservatori elettorali e la comunità internazionale sono concordi nel ritenere Outtara il legittimo vincitore delle elezioni. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, un milione di persone nella sola Abidjan sono in fuga dai combattimenti. Più di centomila persone hanno attraversato il confine con la Liberia, a ovest del paese. Più di mille persone sono morte.