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  • Martedì 5 aprile 2011

Il giorno dei morti in Cina

Le foto della festa millenaria soppressa dalla Rivoluzione e reintrodotta solo tre anni fa

di Matteo Miavaldi

Two children walk amongst tombstones on the eve of Qing Ming, or Tomb Sweeping Day, in Jinjiang city in southeast China's Fujian province Monday, April 4, 2011. (AP Photo) CHINA OUT
Two children walk amongst tombstones on the eve of Qing Ming, or Tomb Sweeping Day, in Jinjiang city in southeast China's Fujian province Monday, April 4, 2011. (AP Photo) CHINA OUT

Oggi in Cina è Qingmingjie (清明节), il Giorno dei Defunti. Le origini della festività risalgono alla dinastia Zhou, vantando una storia di oltre 2500 anni. È la giornata dedicata alla memoria degli antenati e alle offerte ai loro spiriti. In antichità si usava donare allo spirito dell’antenato defunto cibo, tè, vino ed oggetti di uso quotidiano, bruciando finta cartamoneta per far sì che l’offerta andasse a buon fine. Bruciare carta o finte banconote è ancora oggi il modo più comune per rendere omaggio ai propri morti. Soppressa durante la Rivoluzione Culturale, la festa è sempre stata onorata nelle comunità cinesi fuori dalla Repubblica Popolare. Solo nel 2008 è stata reintrodotta nella Cina continentale, con un ponte festivo di tre giorni.