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  • Giovedì 3 marzo 2011

Dove si stampano le banconote?

Molti paesi si fanno stampare il denaro all'estero, risparmiando ma correndo qualche rischio

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Qualche giorno fa il Regno Unito ha congelato alcuni beni di proprietà del dittatore libico Gheddafi, nel tentativo di indebolire il regime. La somma – pari a un miliardo e mezzo di dollari – era in monete libiche stampate in una banca britannica. Non è una stranezza che un paese faccia stampare le proprie banconote in un altro stato: si tratta di una misura adottata da circa metà dei paesi al mondo.

Slate racconta che circa il 10-20 per cento delle banconote di tutto il mondo è stampato da società private. Le banche centrali dei singoli stati, infatti, spesso suddividono la produzione di diversi tagli di banconote tra svariate tipografie specializzate. Farsi un’idea chiara delle emissioni delle singole valute è impossibile, vista la scarsità di informazioni fornita dai governi e dalla discrezione dei produttori che non rivelano il nome dei loro clienti. Quello che si sa è che Finlandia, Svezia, Singapore, Bahrein e Qatar stampano tutte le loro banconote all’estero. Le Filippine hanno fatto stampare le banconote all’estero per anni, ma qualche volta hanno avuto dei problemi: nel 2005, per esempio, la società francese Oberthur ha sbagliato a scrivere il nome del presidente su alcune banconote.

Far stampare le banconote in tipografie specializzate ha il vantaggio di garantire ottimi risultati e soprattutto essere economico, specie se si è un paese di ridotte dimensioni e si deve emettere poca valuta. Altri stati però preferiscono emettere moneta all’interno del paese, a fronte di maggiori spese e scarsa qualità, per ragioni di sicurezza nazionale: per evitare furti durante il trasferimento del denaro o, per esempio, un congelamento dei beni simile a quello che è successo a Gheddafi. Le compagnie di stampa hanno anche il vantaggio di attuare tecniche anti-contraffazione molto accurate e difficili da aggirare. In genere i tagli più grandi sono anche quelli più costosi da produrre, visto che su questi vengono impiantate le principali misure di sicurezza.

Stampare banconote, comunque, non è un processo semplice. L’ordine di stampa può essere dato solo dalle banche centrali: non dai governi, non dai capi di stato. Per ordinare la stampa, le banche centrali devono essere registrate alla Banca mondiale. Gli stampatori, infine, devono essere certificati dalla banca per cui stanno lavorando.

Le monete che circolano in Italia sono stampate dalla Zecca di stato. Per le banconote le cose sono più complicate, essendo le stesse per tutti i paesi aderenti all’euro. Dal 2002 le banche centrali degli stati dell’Eurozona producono uno o due tagli specifici di banconote, su decisione della Banca centrale europea. La prima lettera del numero di serie di ogni banconota identifica la nazione di emissione: le lettere sono state assegnate in ordine descrescente a partire dagli stati membri e quella identificativa dell’Italia è la S.

foto: Imaginechina via AP Images