Certo, ci sono i buoni rapporti diplomatici. Certo, ci sono gli interessi nazionali. Certo, c’è la vicinanza geografica. Ma alla fine della catastrofe libica di cui il colonnello Gheddafi si sta rendendo responsabile e suo figlio Saif complice, ci saranno paesi del mondo che potranno essere fieri di non avere foto come queste da nascondere, e paesi che invece no. E se soprattutto il rapporto con Berlusconi è stato particolarmente sgradevole e intollerabile nelle sue esibizioni di affetto e servilismo, a non prendere le opportune distanze dal tiranno sono stati però anche altri, nel loro piccolo.
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- martedì 22 Febbraio 2011 Questo articolo ha più di dodici anni