Come sta Steve Jobs

Un oncologo parla di fase terminale della malattia, ma la valutazione è basata su un paio di foto scattate all'esterno di una clinica

Il 17 gennaio il cofondatore e amministratore delegato di Apple, Steve Jobs, ha annunciato alla sua società di essersi preso un nuovo congedo per malattia. Come era già avvenuto nel 2009, quando il CEO aveva lasciato la società per sei mesi per occuparsi della propria salute, nelle ultime settimane si sono moltiplicate le ipotesi sulle ragioni di questo nuovo congedo e sulle effettive condizioni di Jobs, sopravvissuto negli ultimi anni a un tumore al pancreas e a un trapianto di fegato.

Secondo esperti e analisti, i destini di Apple sono strettamente legati a quelli di Jobs e per questo motivo la salute del CEO è un tema molto sentito dagli investitori, dai mezzi di comunicazione e anche dai semplici utenti abituati a identificare con l’amministratore delegato l’intera società e ciò che produce, dai computer agli smartphone. Distinguere tra il legittimo interesse per il destino di una delle più importanti aziende tecnologiche degli Stati Uniti e la curiosità morbosa per la malattia di un uomo, che ha diritto alla propria privacy e a curarsi lontano dalle attenzioni della sfera pubblica, non è però semplice, specie se circolano voci incontrollate sul suo effettivo stato di salute.

Dal 17 gennaio Jobs non ha più dato notizie tramite i canali ufficiali della società o gli amici più fidati. Non c’è dunque nulla di certo su come stia il CEO di Apple e su quali terapie stia seguendo per rimettersi in sesto. Da alcune ore si parla di una serie di fotografie di Steve Jobs scattate all’esterno dello Stanford Cancer Center di Palo Alto (California). Nelle immagini, riferisce Radar Online, Jobs appare ulteriormente dimagrito. Il centro per il trattamento dei malati di cancro aveva preso in cura anche l’attore Patrick Swayze nella fase terminale della sua malattia.

Le immagini sono in possesso del giornale scandalistico statunitense National Enquirer, che le ha mostrate a un oncologo, Samuel Jacobson, per avere un parere sulle condizioni di salute di Jobs. Secondo il medico, il CEO di Apple potrebbe essere a uno stadio terminale e avere sei settimane di vita. Anche in questo caso si tratta di una semplice speculazione basata su qualche scatto fotografico e non su dati certi, eppure le valutazioni di Jacobson sono state messe in risalto e prese per affidabili da molti giornali.

Le ipotesi sullo stadio terminale della malattia di Jobs contrastano poi con le informazioni sugli impegni lavorativi del CEO, che segue a distanza le attività della società nonostante il congedo per malattia. La gestione ordinaria della società è in mano a Tim Cook, il direttore operativo di Apple, ma le decisioni strategiche vengono ancora assunte da Jobs. Oggi, inoltre, l’amministratore delegato dovrebbe partecipare a San Francisco a un incontro organizzato dalla Casa Bianca con il presidente Obama, il CEO di Google Eric Schmidt e il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, per parlare di nuove tecnologie e delle opportunità economiche che possono offrire per la nazione.