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  • Giovedì 3 febbraio 2011

Le partite di ieri in Europa

Segnare un gol difficilissimo, sbagliarne uno facilissimo, mettersi a piangere e vincere

Chievo's Davide Moscardelli, center, is congratulated by his teammates after scoring during a Serie A soccer match against Napoli at Bentegodi stadium in Verona, Italy, Wednesday, Feb. 2, 2011. (AP Photo/Felice Calabro')
Chievo's Davide Moscardelli, center, is congratulated by his teammates after scoring during a Serie A soccer match against Napoli at Bentegodi stadium in Verona, Italy, Wednesday, Feb. 2, 2011. (AP Photo/Felice Calabro')

Nonostante fossimo ancora ben lontani dal fine settimana, ieri e l’altro ieri sono state giornate di partite di calcio in Italia, in Inghilterra e in Spagna. Turno infrasettimanale di campionato per le prime due, semifinali di Coppa del Re per la Spagna: molte cose interessanti, qualche bel gol e molti esordi di giocatori che hanno cambiato squadra al mercato di gennaio.

Inghilterra
La Premier League è stata il luogo degli affari più costosi di questo mercato: Torres dal Liverpool al Chelsea, Suarez dall’Ajax al Liverpool, Carroll dal Newcastle al Liverpool. Martedì sera erano arrivate le vittorie del Manchester United sull’Aston Villa, forte di un Rooney ritrovato, del Chelsea in trasferta sul Sunderland, quattro a due al termine di una partita molto divertente, quella dell’Arsenal sull’Everton per due a uno. Insomma, le squadre con velleità di alta classifica sono scese in campo ieri sera sapendo che non potevano sbagliare. Il Liverpool c’è riuscito: due gol allo Stoke City, Meireles e Suarez, e settimo posto in classifica consolidato. Qualche mese fa sembrava un traguardo lontanissimo. Il Tottenham con un gol di Crouch si è sbarazzato del Blackburn in trasferta. Chi delude è il Manchester City, che pareggia due a due contro il Birmingham e dice forse definitivamente ciao ciao alla vetta della classifica. Domenica alle 17 si gioca Chelsea – Liverpool.

Spagna
Semifinali di Coppa del Re. Per quanto potremmo anche fermarci qui e passare oltre, che tanto sapete già chi è arrivato in finale, vi raccontiamo com’è andata. Il Barcellona pieno di riserve ha battuto tre a zero in trasferta l’Almeria, che aveva già asfaltato cinque a zero in casa: gol di Adriano, Thiago e Afellay, uno che probabilmente può fare la riserva solo al Barcellona. Il Real si trovava davanti il Siviglia, avversario di altro spessore: all’andata gli uomini di Mourinho avevano vinto fuori casa uno a zero, al ritorno quindi si gioca per difendere il risultato e ripartire in contropiede. Cosa che accade puntualmente quando Ozil lanciato a rete da Khedira salta il portiere e chiude la questione. Poi, all’ultimo minuto, arriva anche il primo gol di Adebayor. La finale si giocherà il 20 aprile, a due o tre giorni dal turno di campionato che vedrà opposti sempre Real Madrid e Barcellona.

https://www.youtube.com/watch?v=AIxyWxJLBKg


Italia
È un campionato che non si decide a sciogliersi. Il Milan contro la Lazio potrebbe fare l’allungo decisivo e invece si ferma sullo zero a zero. Napoli e Roma potrebbero approfittarne e invece naufragano entrambe, la prima contro un bellissimo Chievo e la seconda contro un Brescia generoso ma battibilissimo. La Juventus è il solito colabrodo (ma godetevi la progressione di Pastore nell’azione del primo gol, nel video qui sotto). Vediamo se stasera l’Inter resuscita il suo campionato. Intanto bisogna dire bravo al Cagliari, che sa vincere anche senza Matri, e a Chevanton, il cui gol all’ultimo secondo fa vincere al Lecce una partita cruciale. Facciamo però di nuovo un passo indietro e torniamo alla partita tra Chievo e Napoli.

Davide Moscardelli è un attaccante che ha passato tutta la carriera nelle serie minori ed è arrivato in Serie A solo in questa stagione, a trent’anni suonati. Alto, grosso, carismatico, il classico trascinatore delle squadre di provincia. L’allenatore del Chievo lo ha voluto con sé e lui ha risposto bene, con talento e mestiere, segnando finora cinque gol. Uno di questi è il primo gol del Chievo, ieri, ed è una perla, un tiro bello e difficile. Nel secondo tempo il Chievo fa anche il secondo gol ma soffre, il Napoli quest’anno è forte e basta poco per riaprire la partita. A sette minuti dalla fine capita sul suo piede la palla del possibile tre a zero, che chiuderebbe la questione in bellezza. Stavolta non serve fare cose complicatissime, è solo davanti al portiere, basta toccarla morbida. Moscardelli sbaglia, tira altissimo e non se lo perdona: pochi minuti dopo l’allenatore lo fa uscire – tocca coprirsi, difendere il vantaggio – e lui continua a non darsi pace, e mentre si avvia verso la panchina si mette a piangere (la sintesi non lo mostra, ma fidatevi). Alla fine il Chievo ha vinto: i tifosi ricorderanno a lungo il suo gran gol, quello sbagliato già non esiste più.

https://www.youtube.com/watch?v=Lanc7easADA

foto: AP Photo/Felice Calabrò