Britt Reid, ricco e viziato rampollo di un magnate della stampa, alla morte del padre decide di sfruttarne l’incredibile eredità per combattere il crimine che infesta le strade di Los Angeles. Con l’aiuto di Kato, meccanico geniale e assistente ninja ex dipendente del padre di Britt, della segretaria Lenore Cage e della meraviglia tecnologica che è la Black Beauty, un’auto indistruttibile che farebbe impallidire i migliori accessori di qualsiasi supereroe, inizia a dare la caccia all’uomo che controlla la malavita in città: Benjamin Chudnofsky.
Con un Seth Rogen dimagrito nel ruolo del protagonista, Michel Gondry alla regia e un budget incredibile, venerdì uscirà negli Stati Uniti e il 28 gennaio in Italia il primo lungometraggio cinematografico del Calabrone Verde: da quando è stato creato, nel 1936, per uno show radiofonico statunitense, questa è solo l’ultima rivisitazione (e quella dalla gestazione più travagliata) del supereroe.
Se alla parola “supereroe” avete sbuffato, l’A.V. Club vi propone una lista di ragioni per attendere con maggiore eccitazione questa ennesima variazione sul genere:
• Seth Rogen, dimagrito per l’occasione, nei panni del protagonista.
• Michel Gondry è alla regia, quindi da un punto di vista visivo il film promette grandi cose.
• Edward James Olmos (l’ammiraglio William Adama di Battlestar Galactica, ndr) avrà un cameo, aggiungendo (si spera) lo stoico spessore emotivo che riesce ad trasmettere con le sue interpretazioni.
• Gli Anvil.
• Christoph Waltz di Inglourious Basterds interpreta un cattivo che cerca di organizzare una società del crimine a Los Angeles.
• Cameron Diaz, che in The Box non era poi così male. Davvero!
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C’è da dire che l’A.V. Club inseriva The Green Hornet tra le novità da aspettare con ansia nel 2010. La realizzazione del film è stata incredibilmente travagliata: dall’estate del 2009 la data di uscita è stata rinviata sei volte per le cause più disparate, compresa una sovrapposizione con l’uscita di Green Lantern, altro film sull’ennesimo supereroe dal titolo troppo simile. E questo solo dopo un’infinita serie di ripensamenti, scelte e sostituzioni nel cast, nella regia, nella sceneggiatura, che vanno avanti dal 1992.
Quando la Universal, che deteneva i diritti sulla serie, decise di farne un lungometraggio cinematografico, Eddie Murphy fu il primo a farsi avanti per la parte e George Clooney il primo ad ottenerla: questa bozza iniziale di progetto, che vedeva Jason Scott Lee nella parte di Kato, fu abbandonata quando Clooney rinunciò per recitare in The Peacemaker.
Nel 1997 il progetto fu ripreso, e la regia affidata a Gondry (allora noto solo come regista francese di video musicali), che avrebbe voluto Vince Vaughn come protagonista: la produzione scelse invece Mark Whalberg. La storia, scritta in collaborazione con lo sceneggiatore di Robocop, tendeva al fantasy futuristico, con un antagonista che si nutriva di cuori umani. Il progetto fu nuovamente abbandonato per “inconciliabili divergenze creative”.
Intanto i diritti furono acquistati da Miramax, che nel 2004 tentò con Kevin Smith alla regia e alla sceneggiatura, Jake Gyllenhaal nel ruolo di Britt e un Kato improvvisamente trasformato in donna: si dice che Smith, abituato a lavorare a film più modesti, si sia lasciato spaventare dall’enormità del budget. Progetto nuovamente accantonato, la storia è stata pubblicata come fumetto.
Seth Rogen cominciò a lavorare a quest’ultimo tentativo solo nel 2007, quando la Sony affidò la sceneggiatura a lui e al collega Evan Goldberg. Stephen Chow avrebbe dovuto dirigere il film, ma le solite divergenze creative restituirono infine il ruolo a Michel Gondry, ormai conosciuto globalmente per Se mi lasci ti cancello (Eternal Sunshine of the Spotless Mind). A quel punto subentrarono dei problemi con l’attore che avrebbe interpretato il cattivo: inizialmente la parte fu affidata a Nicholas Cage, che per ragioni note solo a lui si ostinò a recitare il ruolo con un forte accento giamaicano. Fu infine rimpiazzato da Christoph Waltz, vincitore di un Oscar per aver interpretato il colonnello delle SS in Inglourious Basterds.