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  • Venerdì 24 dicembre 2010

Mumbai in stato d’allerta

Quattro terroristi avrebbero pianificato un attentato per le vacanze, la polizia chiede l'aiuto dei cittadini

Le autorità di Mumbai, la seconda città più popolosa dell’India, hanno dichiarato lo stato d’allerta in seguito alla segnalazione dell’arrivo in città di quattro terroristi che avrebbero pianificato attentati per il pariodo delle vacanze. Secondo le fonti, i quattro farebbero parte del gruppo pakistano Lashkar-e-Taiba, lo stesso che India e Stati Uniti hanno incolpato degli attentati del 2008 in cui morirono 163 persone.

La polizia ha diffuso l’identikit di uno degli uomini, identificato come Waleed Jinnah, e ha chiesto la collaborazione dei cittadini. «Riceviamo le informazioni a brandelli», ha detto il direttore della sezione criminale della polizia di Mumbai, Deven Bharti. «Ci stiamo lavorando su». Questa è la seconda volta in quattro mesi che la città è in stato d’allerta per il timore di un attentato. Lo scorso settembre le autorità temevano un attacco durante le feste religiose e, come oggi, rilasciarono un identikit dei presunti terroristi.

Per tutto il 2010 l’India ha temuto attentati, in particolare durante la visita del presidente degli Stati Uniti Barack Obama lo scorso novembre, quando la polizia di Mumbai aumentò le forze dell’ordine in tutti i possibili obiettivi terroristici, dagli hotel a cinque stelle alle stazioni ferroviarie. I problemi di Mumbai, commentano in molti, sono il caos e l’alto numero degli abitanti, che rendono molto difficile da proteggerla del tutto.

Nel novembre 2008 dieci terroristi attaccarono la città per tre giorni, uccidendo persone nella più grande stazione centrale della città, in un bar, in due hotel di lusso e in un centro ebraico. Nonostante le morti in scontri ed esplosioni siano superiori a quelle dei tre giorni del 2008, quell’attentato ha avuto un enorme impatto sul paese e i cittadini, complicando le già non semplici relazioni tra India e Pakistan.

Foto: PAL PILLAI/AFP/Getty Images