«Non so neanche io cosa sia accaduto»

Daniele Mastrogiacomo su Repubblica intervista Manuel De Santis, l'aggressore col casco che si è costituito ieri

Daniele Mastrogiacomo ha intervistato per Repubblica Manuel De Santis, 21 anni, il ragazzo che aveva aggredito con un casco un suo coetaneo durante le manifestazioni dello scorso 14 dicembre, provocando a quest’ultimo la rottura di uno zigomo e del setto nasale. Dopo giorni di ricerche, De Santis si è consegnato spontaneamente ieri alle forze dell’ordine.

Manuel De Santis, 21 anni il prossimo aprile, è pentito. Scosso da un storia più grande di lui e che da venerdì scorso lo sta stritolando. “Sono io”, ci conferma, “l’aggressore di Cristiano, quello che lo colpisce con il casco”. “Non so perché l’ho fatto. Volevo solo evitare gli scontri. Volevo che il corteo proseguisse il suo percorso. C’era tensione, confusione. Ho protetto quel blindato, ho cercato di allontanare la gente. Poi, mi sono gettato sul primo che ho trovato tra quelli che lanciavano sassi e bottiglie”.

Ma lei si è reso conto di quello che stava facendo? Cristiano stava lanciando solo della frutta. Un colpo così violento con un casco può anche uccidere una persona.
Manuel si avvicina. Alza la testa, ha gli occhi arrossati, qualche lacrime. E’ nervoso, la voce a tratti trema. “Non voglio parlare tramite i giornali. Voglio raccontare come sono andate le cose ai magistrati, ai genitori di quel ragazzo e a Cristiano”.

Cristiano ha rischiato grosso. Nelle prossime ore sarà operato al setto nasale. Cosa si sente di dirgli?
“Che sono amareggiato. Di quello che ho fatto e di quello che gli ho procurato. Ho visto che si rialzava, mi sembrava che non fosse accaduto nulla. Poi ho saputo che cosa gli avevo fatto, di quanto stesse male. Mi sono voluto assumere tutte le responsabilità. Non sono abituato a fuggire. Ho sempre affrontato la vita. Nel bene e nel male”.

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