La Cina ha scarcerato un leader mongolo

L'attivista mongolo Hada era stato arrestato nel 1996 per attività di separatismo e spionaggio

La Cina avrebbe liberato uno dei suoi dissidenti più noti: l’attivista mongolo Hada. La notizia è stata confermata da un’organizzazione che si batte per i diritti umani dei Mongoli, che ha mostrato sul proprio sito alcune foto di Hada con la moglie e il figlio.

Hada, che come molti dei mongoli che vivono in Cina usa solo il suo nome, fu arrestato nel 1996 e condannato a quindici anni di prigione per avere condotto attività di separatismo e spionaggio e per avere supportato la  Coalizione Democratica della Mongolia, che si batte per i diritti delle minoranze mongole in Cina.

La liberazione di Hada era prevista per lo scorso venerdì 10 dicembre. La polizia cinese aveva messo agli arresti la moglie e il figlio di Hada pochi giorni prima del suo rilascio, ma dalle foto sembra che ormai siano insieme. «A giudicare dai vestiti indossati da Xinna e Uiles queste fotografie dovrebbero essere abbastanza recenti e autentiche», ha detto al Guardian la sorella della moglie di Hada «anche se non si può dire che siano ancora liberi». Quindi ha precisato che nessuno sa dove si trovino in questo momento, ma che la foto sembra essere stata scattata in un albergo. «La scena suggerisce che la riunione familiare sia stata organizzata dalle autorità cinesi, ovviamente in un posto che non è la casa di Hada».

I prigionieri politici rilasciati dalle autorità cinesi spesso sono comunque costretti a vivere in regime di semilibertà. A volte sono costretti agli arresti domiciliari, altre volte non possono comunque viaggiare senza l’autorizzazione del regime.

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