Sunday Post

Cose da leggere su una panchina o altrove

A man reads a newspaper in a park in the center of Sofia on October 22, 2010. AFP PHOTO / DIMITAR DILKOFF (Photo credit should read DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images)
A man reads a newspaper in a park in the center of Sofia on October 22, 2010. AFP PHOTO / DIMITAR DILKOFF (Photo credit should read DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images)

Questo sabato la redazione si è sparpagliata alla ricerca dei regali di Natale e così abbiamo sospeso la segnalazione delle scelte dei migliori articoli della settimana secondo noi, limitandoci a quelli secondo voi (e venendo incontro alle proteste di chi dice che troppe segnalazioni equivalgono a nessuna segnalazione e che non c’è mai il tempo di leggere tutto).
Ecco quindi gli articoli più letti sul Post questa settimana.

1. Che cos’è la storia di “Parentopoli”, uno dei nostri accurati riassuntoni di storie che è sempre meglio aspettare qualche giorno a raccontare
2. «Che cazzo aspettiamo fino al 14 dicembre?», dove faceva tutto Luciana Littizzetto, ma a nome di tutti
3. I nuovi profili di Facebook, che a quanto pare questo “Facebook” è molto seguito
4. «Noi moderati», un abbozzo di dibattito sul significato reale del termine usato da Bruno Vespa
5. Come odiare i Beatles, manuale per farsi notare senza fare brutte figure
6. L’unico che tace su Liu Xiaobo, e che ancora sta tacendo

E i post più letti sui blog del Post.

7. Le cose che non sappiamo su Yara Gambirasio, di Stefano Nazzi
8. Being Matteo Renzi, di Andrea Romano
9. Fuoriesco dal PD, di Pippo Civati
10. Sono stato alla prima della Scala, di Filippo Facci

Buona domenica, noi siam qua.